ASCOLI PICENO – “L’Atto Aziendale dell’Ast di Ascoli Piceno sta suscitando grande preoccupazione tra i cittadini e il mondo politico locale”. Si apre così la nota congiunta dei consiglieri comunali di opposizione Ameli, Cappelli, Dominici, Luzi, Marcucci, Nardini e Procaccini giunta in redazione il 29 gennaio. I consiglieri denunciano un provvedimento che rischia di demolire il ruolo dell’Ospedale Mazzoni, portando alla soppressione o al ridimensionamento di reparti fondamentali.

“Si cancella il reparto di Malattie Infettive, si impoverisce ancor di più la Chirurgia,  scompare il primariato di Anestesia e Rianimazione,si declassa il reparto di Ostetricia e Ginecologia, compromettendo il punto nascite – denunciano i consiglieri – Queste decisioni appaiono come un attacco deliberato alla sanità di Ascoli Piceno e del Piceno, con il silenzio di partito del sindaco Fioravanti, con un impoverimento dell’offerta sanitaria inaccettabile. Chiediamo con forza alla Regione Marche di rivedere queste scelte”.

Per queste ragioni, i consiglieri di Ascolto&Partecipazione, Ascoli Bene Comune e Partito Democratico hanno presentato una richiesta di convocazione urgente della Consulta della Salute.

La minoranza conclude: “È necessario un confronto immediato e trasparente per rivedere le scelte contenute nell’Atto Aziendale e tutelare il diritto alla salute dei cittadini. Chiediamo al Sindaco Fioravanti di superare le barriere politiche e agire insieme per salvaguardare l’ospedale e i suoi servizi essenziali. Non può rimanere in silenzio solo per ordini di partito per non disturbare il presidente Acquaroli”.


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