ASCOLI PICENO – «L’Usr ha predisposto il progetto di fattibilità tecnico-economica per la messa in sicurezza e la riapertura
temporanea al traffico del ponte in muratura sull’Ancaranese ed ha convocato la conferenza dei servizi
per l’approvazione dello stesso, che si terrà a metà luglio».
Il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, fa il punto dopo aver firmato la nuova
Ordinanza Speciale che segna un passo decisivo per la viabilità interregionale tra Marche e Abruzzo. Al
centro del provvedimento, la complessa vicenda del Ponte sull’Ancaranese, infrastruttura strategica
situata sul confine tra le province di Ascoli Piceno e Teramo, e tra i comuni di Ascoli, Castel di Lama e Ancarano.
L’ordinanza speciale prevede lo stralcio dell’intervento unitario originariamente previsto dall’ordinanza
137 del 2023, e l’attuazione di due interventi distinti, con l’obiettivo di garantire sicurezza, continuità della
viabilità e tutela del patrimonio culturale: la messa in sicurezza e la riapertura temporanea al traffico
veicolare del ponte in muratura e la realizzazione di una nuova infrastruttura di attraversamento del
fiume Tronto.
La decisione arriva a seguito dell’iter tecnico-amministrativo coordinato dall’Ufficio Speciale
Ricostruzione, soggetto attuatore dell’intervento, che ha coinvolto le Province di Ascoli e Teramo, Anas,
le Soprintendenze competenti e le autorità idrauliche.
Il ponte in muratura, danneggiato dal sisma del 2016 e oggi vincolato come bene culturale, non potrà
essere demolito. Tuttavia, grazie a un sistema di monitoraggio continuo e a interventi mirati sulle
fondazioni e sulla piattaforma stradale, potrà essere riaperto al traffico in modalità controllata,
garantendo una soluzione temporanea ma fondamentale per la mobilità locale e per l’economia del
territorio.
Parallelamente, risulta avviata la progettazione e realizzazione del nuovo ponte, che sarà costruito
sull’area di sedime del ponte in cemento armato. La nuova opera sarà conforme alle Norme Tecniche per
le Costruzioni 2018, con standard elevati di sicurezza sismica, idraulica e stradale, e conterà sul supporto
dell’ingegnere e architetto Enzo Siviero, professore di fama internazionale, che avrà il compito di inserire
la nuova opera nel contesto architettonico e paesaggistico.
«Con questa ordinanza speciale – dichiara Castelli – diamo una risposta concreta a un’esigenza urgente
del territorio, coinvolgendo stakeholder, imprese, associazioni di categoria, conciliando la tutela del
patrimonio storico con la necessità di garantire collegamenti sicuri e favorire la mobilità. Si tratta di un
intervento complesso, che ha richiesto mesi di approfondimenti tecnici, confronti istituzionali e valutazioni
normative. Proprio per questo, ritengo poco costruttivo ogni tentativo di strumentalizzazione di una
vicenda che merita rispetto, serietà e senso di responsabilità».
L’intervento si inserisce nel più ampio Programma RiViTA, promosso dalle Regioni del cratere sismico
2016, e rappresenta un tassello fondamentale per il rilancio della viabilità pedemontana appenninica, asse
strategico per la coesione territoriale e la ripresa economica.
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