ASCOLI PICENO –  Dopo le calamità naturali che hanno flagellato il territorio Piceno a inizio marzo, il consigliere provinciale e coordinatore provinciale dell’Udc Sergio Corradetti ha presentato un’interpellanza al presidente della Provincia Piero Celani per conoscere le iniziative che saranno varate dall’amministrazione provinciale e soprattutto per il ripristino della solidarietà nazionale per le attività produttive e la riattivazione delle infrastrutture danneggiate dalle violente piogge.

In base al decreto MilleProroghe del Governo, per reperire le risorse per l’emergenza maltempo occorrerebbe però aumentare le imposte e l’accisa sulla benzina. Solo nel caso in cui fosse insufficiente, si potrebbe accedere al Fondo Nazionale della Protezione Civile

Nella sua interrogazione, il consigliere Sergio Corradetti si focalizza soprattutto su quattro punti fondamentali: in primis su quale sarà la politica adottata dal presidente Celani per la difesa del suolo e la riduzione di rischi idrogeologici sul nostro territorio, per proseguire poi con la possibilità di includere la Regione Marche e di conseguenza il territorio piceno nella fruizione delle risorse previste dal decreto milleproroghe che prevede già per Liguria, Veneto e Campania un fondo di 100 milioni per il 2011 ed il 2012. Inoltre viene chiesto al presidente della Provincia come verranno incoraggiate le iniziative a favore del territorio piceno e di tutte le attività commerciali, artigianali ed industriali gravemente colpite e danneggiate dalle precipitazioni atmosferiche e come interverrà sul governo nazionale affinché ristabilisca per le calamità naturali il principio di solidarietà nazionale come previsto dalla legge con l’eliminazione di quella che più che un’agevolazione sembra essere una vera e propria tassa sulla disgrazia.

Come conclude lo stesso consigliere provinciale Sergio Corradetti, sono le situazioni estreme che mettono in evidenza problematiche che in periodi normali vengono trascurate, quindi, “una buona regimentazione delle acque meteoriche, accompagnata da verifiche sistematiche e controllate potrebbe ovviare a questi tipi di dissesti con conseguenti interventi lunghi e costosi per ripristino della stabilità ordinaria”.


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