ASCOLI PICENO – I consiglieri del Partito Democratico Valentina Bellini e Emilio Pignoloni intervengono in risposta ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Ascoli Guido Castelli in merito alla possibilià o meno che nel capoluogo piceno possano essere accolti alcuni profughi tunisini attualmente “ospitati” a Lampedusa. Nel loro intervento, i consiglieri accusano il primo cittadino di scarsa coerenza tra quanto sostenuto più volte a parole, e cioè di seguirenella propria vita e nella propria attività politica i principi contenuti nel Vangelo, e il proprio comportamento,  soprattutto in riferimento ai valori di solidarietà e accoglienza.

“Le dichiarazioni del Sindaco sull’impossibilità, -affermano i consiglieri in una nota – da parte del Comune, di accogliere i profughi dei conflitti nordafricani trasudano  alti valori di solidarietà e contemporaneamente una gran fretta di derubricare la complessa e spinosa questione: “mi dispiace non c’è posto“.
“Del resto, – prosegue la nota-  il problema è di difficile soluzione e  a rischio impopolarità: la solidarietà e l’accoglienza talvolta non pagano come consenso; ma crediamo che chi aspira a guidare una comunità, per di più dichiarando ad ogni piè sospinto di essere guidato dai principi del Vangelo, dovrebbe avere il coraggio di porsi al centro di una politica di apertura, attenta e consapevole, nella convinzione che è di vite, di persone in cerca di promozione umana che si sta parlando. Di bambini e di donne. Di famiglie.
Del resto, che il Sindaco di fronte ad una vera scelta di accoglienza potrebbe avere qualche impaccio tra “i suoi” fedelissimi possiamo intuirlo navigando tra le pagine di fb dove personalità istituzionali vicine al Sindaco definiscono i tunisini “rompip…” da rimandare velocemente a casa.
La solidarietà, come ogni valore, è reale quando si pratica davvero, anche correndo il rischio di andare controcorrente. Ci aspettavamo qualcosa di più dal Sindaco. Che, anche se non ascolano, dice di apprezzare e riconoscere lo spirito di accoglienza e di disponibilità della nostra gente.

“La guida politica di un territorio -una città, una regione, un Paese- concludono nel loro intervento Bellini e  Pignoloni-  dovrebbe esaltare le qualità della terra a cui appartiene, e non dare spazio ad egoismi pur comprensibili dei cittadini che possono generare dalla paura, dall’insicurezza. Ma, ovviamente, si tratta di punti di vista diversi. Opinioni e emozioni che generano dalla vista costante, in tv, di esseri umani in balia del nulla. I cristiani, in quei volti sofferenti, ci vedono Gesù Cristo”.


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