ASCOLI PICENO – Dopo la presentazione ufficiale del progetto Ascoli21 per il recupero dell’Area Carbon da parte del consorzio Restart, cominciano a fioccare critiche e perplessità. La prima è arrivata dal preside della facoltà di Archietettura Umberto Cao, che ha definito Ascoli 21 “un immenso parco dedicato al cemento”. L’ordine degli architetti aveva anche proposto un bando internazionale di idee, mentre nel mondo politico, se l’assessore regionale del partito democratico Canzian afferma che “il progetto è sicuramente da verificare ed evantualemtne da correggere” ma giudica positivo il fatto che sia stato comunque mosso un primo passo, il deputato Luciano Agostini, sempre del Pd, non ci va tenero, e critica su numerosi punti il progetto e le modalità di realizzazione, come riportato nel comunicato che di seguito pubblichiamo integralmente.
“Ritengo che la politica debba fare il proprio dovere, ovvero quello di discutere dei temi che riguardano il territorio ed in particolare i cittadini.L’ idea di suddividere in tre parti l’area Carbon nacque da un vecchio studio dell’Armal ripreso poi da Ferrara Ricerche e dalla nostra Facoltà di Architettura.
L’intervento era basato sul fatto che il polo tecnologico e scientifico dovesse essere un nuovo motore dello sviluppo della città e del territorio e che gli ultimi circa 220 dipendenti sarebbero dovuti, dopo un inevitabile periodo di ammortizzatori sociali, essere riassorbiti in questa nuova fase. Ci fu chi, come me, già allora rimase scettico in merito a tale proposta ma siccome il sindacato insistette perché questa fosse l’ ipotesi su cui lavorare anche io me ne convinsi. Guardando il progetto della Restart mi pare di poter affermare che l’ unica cosa certa di cui si ragiona sono le volumetrie da edificare compreso il contenitore di questo ipotetico polo tecnologico senza definirne minimamente i contenuti. Ma tutto ciò era già intuibile dal protocollo d’ intesa sottoscritto dalle parti circa un anno fa in cui si affermava che la bonifica avrebbe dovuto procedere “coerentemente” con le varianti urbanistiche.
Quindi non una bonifica dell’intera area ma una bonifica a pezzetti? Premetto che i soggetti privati tutelano ed organizzano i loro legittimi interessi mentre compete all’Ente pubblico il compito di mediare tra il legittimo interesse del privato ed il sacrosanto interesse pubblico e generale. É avvenuto tutto ciò in questa circostanza? Mi sento a questo punto di porre alcune domande dalle cui risposte, a mio avviso, potrebbero derivare le proposte, giustamente ricercate dall’assessore Canzian. Dove sono finiti i posti di lavoro promessi per riassorbire almeno in parte i dipendenti della ex sgl carbon messi in mobilità? Perché alla Provincia di Ascoli sono arrivati solo 1,7 milioni di euro degli 8 stanziati per la riqualificazione delle aree inquinate da bonificare, somme tra l’ altro utilizzate per riacquistare un vecchio stabile che verosimilmente nulla avrà a che vedere con il progetto complessivo? In che tempi si attuerà il polo tecnologico scientifico? Visto che la Regione Marche con delibera n.209 del 20.02.2012 ha istituito il polo tecnologico scientifico sulla domotica (l’unico possibile in questo momento in tutta la regione) a Fabriano, sulla direttrice Camerino-Matelica, come si legge dalla suddetta delibera, non poteva essere questo individuato nell’area Carbon? Soprattutto alla luce del fatto che con ogni probabilità a questa scelta seguiranno i finanziamenti che in primo luogo verranno individuati nei residui dei fondi FERS.
Ed anche sulla progettazione non poteva essere presa in considerazione la proposta dell’Ordine degli Architetti di indire un concorso internazionale d’idee? Ho piuttosto la sensazione che anche da questo punto di vista si voglia ripercorrere vecchie e consumate strade: quelle di accordi consociativi, non molto visibili, dove il politico di turno metterà un tecnico di suo riferimento. Era proprio necessario in un momento di grande crisi economica e sociale, dove nel nostro territorio si rischia la rottura della coesione sociale, che la Fondazione della Cassa di Risparmio invece di finanziare i servizi sociali e sanità pubblica compartecipasse ad una operazione che ad oggi sembra di appannaggio esclusivamente privato (e mi chiedo cosa ci azzecca la Fondazione Carisap con tutto questo)? Non é per caso che dietro questa operazione si riorganizzino poteri più o meno visibili? Non voglio entrare nel merito del progetto presentato perché non ne ho le necessarie competenze ma il giudizio critico di chi ne ha come il prof. Cao della facoltà di Architettura, i cui commenti abbiamo letto sui giornali, qualche riflessione dovrà pur indurla. Se penso che 380.000 mc corrispondono a circa 3.500 abitanti equivalenti a quelli di un comune grande come Ripatransone o a 1.500 appartamenti da circa 80 mq. ciascuno o a volumi 10 volte più grandi di comparto Firenze, non posso che desumere che le critiche del prof. Cao hanno certamente un fondamento di verità.
Ammesso che tutto ciò si possa realizzare cosa farebbero per oltre 20 anni le piccole e medie imprese edili del territorio? Mi sembra che di tutto si possa parlare tranne che di sviluppo visto che malgrado la disponibilità di abitazioni nelle varie e discutibili varianti approvate il numero degli abitanti di Ascoli é sceso tragicamente sotto i 50.000. Da ultimo così come giustamente ricordato dall’ assessore Canzian, ovvero la necessità di essere propositivi, suggerirei di ripartire dall’interesse pubblico e quindi dal presupposto di realizzare in primis il polo tecnologico-scientifico per creare posti di lavoro, in particolare per quelli che lo hanno perso ma anche per i nostri giovani, per contrastare ed invertire il fenomeno della migrazione dei migliori cervelli, chiedendo alla Regione di ripensare alla ubicazione del polo della domotica e di istituirlo ad Ascoli nell’area Carbon e di collegare ad esso i finanziamenti necessari a cominciare dalla rimodulazione dei fondi Fers e dal ripristino dei finanziamenti del Ministero delle Attività produttive sul programma Industria 2015 che inopportunamente e frettolosamente il governo Berlusconi ha eliminato”.
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Ma il deputato Luciano Agostini del Pd rilegge quello che scrive? Il suo comunicato mi sembra quello scritto da uno che non è nato nel Piceno e che non è stato eletto al Parlamento nel Piceno. Scrivere che la bonifica avrebbe dovuto procedere “coerentemente” con le varianti urbanistiche pare che sia proprio uno che non conosce il Piceno. Ma ci stanno degli accordi sottoscritti su queste su queste cose che hanno valore di legge? Se è così chiedo venia.
Intanto dica cosa ha fatto (E, quello che ha detto non interessa!) quando Spacca, Presidente della Regione Marche, con delibera n.209 del 20.02.2012 ha istituito il polo tecnologico scientifico sulla Domotica? E, spieghi poi perché ritiene che debba essere l’unico possibile in questo momento in tutta la regione? Ma deve anche invitare il Pd a dire perché è stato itituito a Fabriano? E, perché sulla direttrice Camerino-Matelica?
Naturalmente i suoi rilievi sono giusti sulla volumetria. In pratica scopre l’acqua calda. E lui se ne serve solo per alzare polvere e per farsi pubblicità perché in realta esiste il problema del consenso al suo partito e deve cercare di fare qualcosa. Esiste poi il problema della ricollocazione dei lavoratori della ex Carbon ma quando parla con Monti se le ricorda queste cose che scrive? Quando il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Prof. Francesco Profumo è venuto nelle Marche ed ha inaugurato il 30 marzo l’anno accademico 2011-2012 all’Università Politecnica delle Marche il deputato del Piceno che ha sottoscritto questo comunicato che quì è pubblicato ha posto questo tema, almeno all’attenzione dei media, o no? Non solo non lo ha presentato al Ministro Profumo ma non ha fatto proprio niente.
Un deputato dovrebbe non solo fare comunicati ma anche intervenire nelle sedi opportune sui temi che evidenzia ai media. Ma il Pd è il partito del Presidente della regione? Il Pd sta nella maggioranza con il Pdl, e il Terzo Polo o no? E allora quale è il problema? Far vedere che lui è sensibile ai problemi del Piceno! Tutto quì e niente altro.
Se non è così e ciò significa che io interpreto male. Ok!! Pronto a chiedere venia. Però incomici a votare alla camera contro il governo Monti se ne ha il coraggio politico. Si metta contro il suo partito. E, poi, controlli come viene fatta la bonifica in questa ex area Carbon. Lui è un parlamentare e ha gli strumenti per controllare.
Agostini, deputato del Piceno, potrebbe fare molte cose e non solo chiacchiere, ordinaria attività del suo partito, il Pd.
buongiorno Felice Di Maro, a me invece sorprende che sia un deputato della Repubblica a doversi occupare di “questioni regionali” quando abbiamo un assessore regionale con delega al Piceno ed un asessore regionale all’ambiente che invece di mettere in luce la gravissima vicenda legata alla bonifica dell’area Carbon sostengono la legittimità di pagare questi interventi in cambio di volumetrie residenziali.
Dalle parole dell’onorevole risulta, al contrario di quanto lei afferma, una buona conoscenza dei problemi del Piceno, e le ricordo che la delibera regionale in cui sembrerebbe ammettersi che le opere di bonifica debbano procedere di pari passo con la legittimazione delle varianti urbanistiche, che ne caso di specie prevedono una volumetria residenziale enorme, non l’ha certo sottoscrita l’onorevole, bensi gli assessori regionali.
Sulla questione della domotica si ripresenta la stessa fattispecie! Se in regione non abbiamo rappresentanti in grado di svolgere con la dovuta competenza il loro mandato e tacciono, è necessario che ci sia una figura istituzionale che sollevi il problema e lo ponga all’attenzione delle autorità competenti.
E’ ora che i nostri rappresentati svolgano il ruolo nelle sedi opportune che gli è stato conferito con i nostri voti con un minimo di etica e coscienza, è questo qualunquismo che ci ha portato alla attuale situazione di crisi, quindi che ben vengano le critiche costruttive!
L’assessore regionale Canzian mi pare invece che abbia detto la cosa più saggia, cioè “bene le critiche, ma che siano costruttive perchè qui ci si gioca tanto”. Invece non ho ancora letto alcuna proposta, solo critiche. Per quanto mi riguarda, l’assessore Canzian sta svolgendo in maniera ottima il suo ruolo in Regione e sono contento di averlo votato.
Riguardo la bonifica, ripeto: chi paga? A chi ce li facciamo dare 40 milioni di euro? Si attendono proposte serie e realizzabili.
Io vedo da una parte imprenditori ascolani SERI ED AFFERMATI come ad esempio il signor Faraotti, persone che si sono create da sole, che danno lavoro a tante persone e che sponsorizzano moltissime manifestazioni locali. Dall’altra parte vedo il solito coro delle solite persone che nella loro vita non hanno fatto altro che campare di POLITICA.
Mi sembra che la proposta sia stata fatta dall’On Agostini, chiedendo di inserire nel polo tecnologico il polo della domotica e di non dimenticare i lavoratori carbon. .Altre proposte quali sono? non ne ho sentite. L’ass canzian ha dato solo l’auspicio, ma nei fatti? O lasciamo tutto ad Ancona e Fabriano?
Scusate ma a queste domande qualcuno ha risposto? Mi sembra che si parli di tutt’altro tranne che delle cose chieste. Dove sono finiti i posti di lavoro promessi per riassorbire almeno in parte i dipendenti della ex Sgl Carbon messi in mobilità? Perché alla Provincia di Ascoli sono arrivati solo 1,7 milioni di euro degli 8 stanziati per la riqualificazione delle aree inquinate da bonificare, somme tra l’ altro utilizzate per riacquistare un vecchio stabile che verosimilmente nulla avrà a che vedere con il progetto complessivo? In che tempi si attuerà il polo tecnologico scientifico visto che la Regione Marche con delibera numero 209 del 20 febbraio 2012 ha istituito il polo tecnologico scientifico sulla domotica (l’unico possibile in questo momento in tutta la regione) a Fabriano, sulla direttrice Camerino-Matelica, come si legge dalla suddetta delibera? Non poteva essere questo individuato nell’area Carbon? Era proprio necessario in un momento di grande crisi economica alla quale potrebbe far seguito la rottura della coesione sociale, che la Fondazione della Cassa di Risparmio invece di finanziare i servizi sociali e sanità pubblica compartecipasse ad un’ operazione che ad oggi sembra di appannaggio esclusivamente privato? Mi chiedo inoltre cosa c’entra la Fondazione Carisap con tutto questo. Non è per caso che dietro questa operazione si riorganizzino poteri più o meno visibili?
La proposta di Agostini sul polo della domotica arriva fuori tempo massimo. Perchè non c’ha pensato prima? Ora è tardi, la Regione ha deciso cosa fare. Quindi o fa altre proposte, oppure è meglio tacere e magari togliere l’appoggio alla Giunta Regionale che, da quanto dicono molti responsabili del PD pIceno, sta combinando un disastro nel Piceno sotto tutti i punti di vista (sanità, opere pubbliche, ricerca, innovazione, ecc.).
buongiorno signor Piceno, questo non è il luogo più adatto alle “dispute di parte”, ritengo invece si debba ragionare esclusivamente sugli aspetti oggettivi della vicenda, vede signore nel merito del “gioco” le do ampiamente ragione per le motivazioni che ho già espresso precedentemente.
Mi dica lei signor Piceno a quale gioco sta giocando Canzian quando sulla stampa, con un fare degno di un “verista” ottocentesco, sostiene che si debba essere “ragionevoli” e far pagare le opere di bonifica alla cittadinanza in termini di volumetrie residenziali?
Che gico è quello di favorire intese tra soggetti e categorie che non porteranno alcun beneficio in termini occupazionali ma comporteranno solo un ipotetico insediamento, che resterà deserto, di una piccola città di 3000 abitati nella città che è scesa sotto i 50000?
Che gioco è quando si dice che non si propongono alternative quando invece l’unica alternativa era quella delle premesse alla base del progetto della riconversione dell’area Carbon, ossia l’insdiamento di una struttura a servizio dello sviluppo economico ed imprenditoriale (polo tecnologico)?
Forse si gioca a “nascondino”? In realtà signore, tutti sanno bene dove si celano le verità della partita che si gioca sulla pelle dei cittadini ascolani!
Per rispondere al suo questito basterebbe ricordarle che c’è un principio giuridico che è LEGGE in Italia che recita: CHI INQUINA PAGA!
Buongiorno, probabilmente potrebbe acquisire tutte le informazioni utili sul sito http://www.ascoli21.it , vi sono contenute tutte le sintesi dei forum, le tappe salienti della iniziativa, il protocollo d’intesa, le linee guida della proposta con tutti i dati veri presentati dalla Restart, e tutti i soci. La Restart ha attivato un percorso partecipativo e di trasparenza che dovrebbe consentire ai cittadini di acquisire direttamente le informazioni e i numeri e quindi poter esprimere la propria legittima opinione.
Ho letto, ma quando risponderete alle domande poste?
Le perplessità espresse dall’Onorevole Agostini sono più che legittime ed affrontano i due punti salienti di questa vicenda : il mancato reintegro della forza lavoro ( i 220 dipendenti a cui si fa riferimento ) e la mancata trasparenza nella realizzazione del progetto. Da un lato l’accoppiata Castelli – Celani sacrifica il bene comune per la realizzazione di una variante urbanistica che non prevede né sviluppo né opportunità di lavoro, con una volumetria esagerata, senza che il progetto potesse essere messo al vaglio da personalità competenti o – come si scrive nell’articolo – che le idee fossero estrapolate da un concorso internazionale per Architetti. E’ un modo di fare politica a cui la gente oggi dice basta. La riconversione dell’area Carbon è un punto cruciale, non solo per la Città di Ascoli Piceno, ma per le zone limitrofe. Che a un’iniziativa del genere non ci fosse stata una preventiva concertazione tra parti rappresenta un atto di arroganza, di presunzione; è un gesto che in questo momento di crisi nessun amministratore pubblico può permettersi. Le domande poste dall’On. Agostini sono pienamente condivisibili ed è bene che qualcuno se ne faccia carico nelle sedi istituzionali preposte : forse per leggerezza o per negligenza sono arrivati solo 1 milione e 700 mila euro ? Per quale motivo non è stata proposta l’Area Carbon come sito pre la realizzazione del polo scientifico tecnologico ? Si risponda a queste domande e si spieghi alla gente comune come si intende reintegrare 220 persone che non hanno più un posto di lavoro. Da ultima, e non per importanza, la considerazione sulla Fondazione Carisap : quale nobile motivo l’ha spinta a finanziare un progetto del genere ? Sono interrogativi a cui i diretti interessati dovranno dare seguito, altrimenti la mancata trasparenza evocata da Luciano Agostini continuerà ad aleggiare su una vicenda che di chiaro ha davvero poco. I primi passi saranno anche apprezzabili, come dice qualcuno, ma se il cammino inizia male è durissima raggiungere il traguardo percorrendo una strada impervia.
magra consolazione per chi come me, moglie di un ex dipendente della SGL Carbon, assiste a perenni dibattiti su come meglio far fruttare l’area ad imprenditori edili, presidenti di enti, amministratori, ma degli operai che sono finiti in mezzo alla strada non ne parla nessuno? DI TUTTE LE PROMESSE FATTE DAL SINDACATO COSA NE E’ STATO? Mio marito che fine farà tra tutte queste discussioni utili a garantire a chi tira i fili del potere ancora più benefici? Bene che andrà tornerà a fare il manovale? Chiedo all’onorevole Agostini Luciano che pare sia l’unico che si stia interessando seriamente del problema, di approfondire e darci delle risposte, di queste abbiamo bisogno!
Buongiorno, probabilmente potrebbe acquisire tutte le informazioni utili sul sito http://www.ascoli21.it , vi sono contenute tutte le sintesi dei forum, le tappe salienti della iniziativa, il protocollo d’intesa, le linee guida della proposta con tutti i dati veri presentati dalla Restart, e tutti i soci. La Restart ha attivato un percorso partecipativo e di trasparenza che dovrebbe consentire ai cittadini di acquisire direttamente le informazioni e i numeri e quindi poter esprimere la propria legittima opinione.
A voi che dite di adnare sul sito di Ascoli 21…ma a queste domande qualcuno ha risposto? Rispondete nel merito a queste domande. Mi sembra che si parli di tutt’altro tranne che delle cose chieste. Dove sono finiti i posti di lavoro promessi per riassorbire almeno in parte i dipendenti della ex Sgl Carbon messi in mobilità? Perché alla Provincia di Ascoli sono arrivati solo 1,7 milioni di euro degli 8 stanziati per la riqualificazione delle aree inquinate da bonificare, somme tra l’ altro utilizzate per riacquistare un vecchio stabile che verosimilmente nulla avrà a che vedere con il progetto complessivo? In che tempi si attuerà il polo tecnologico scientifico visto che la Regione Marche con delibera numero 209 del 20 febbraio 2012 ha istituito il polo tecnologico scientifico sulla domotica (l’unico possibile in questo momento in tutta la regione) a Fabriano, sulla direttrice Camerino-Matelica, come si legge dalla suddetta delibera? Non poteva essere questo individuato nell’area Carbon? Era proprio necessario in un momento di grande crisi economica alla quale potrebbe far seguito la rottura della coesione sociale, che la Fondazione della Cassa di Risparmio invece di finanziare i servizi sociali e sanità pubblica compartecipasse ad un’ operazione che ad oggi sembra di appannaggio esclusivamente privato? Mi chiedo inoltre cosa c’entra la Fondazione Carisap con tutto questo. Non è per caso che dietro questa operazione si riorganizzino poteri più o meno visibili?
La disabitudine al ragionamento e la abitudine al conflitto fine a se stesso sono ormai una consuetudine che però rischia di creare solo barriere, allungare i tunnel oscuri e alimentare il pregiudizio. Nel sito di Ascoli21 ci sono le informazioni di un gruppo di imprese, con nome e cognome e partita iva e facce di imprenditori addirittura di terza generazione e di Ascoli Piceno. In questo sito http://www.ascoli21.it ci sono tutte le informazioni per chi vuole informarsi sui temi, sui numeri, sulla filosofia dell’intervento. 35 milioni di €uro il costo della bonifica (quantificato nella delibera di apporovazione del progetto preliminare approvato nel dicembre 2010). Un terzo dell’area di residenziale, e 2/3 da restituire gratuitamente alla città (al Comune) dopo la bonifica, come approvato dal Consiglio Comunale di Ascoli Piceno , dalla Regione, dalla Provincia , quando c’era ancora proprietaria la Sgl Carbon e la proposta fu presentata nel Consiglio Comunale dall’Unicam che nel piano finanziario di copertura di quell’intervento ipotizzava oltre 40 milioni di euro di finanziamenti pubblici che non erano per la bonifica perché quella spetta a chi ha inquinato e quindi ha chi l’ha acquistata (oneri ed onori). Il primo protocollo d’intesa fu stipulato tra Regione/Provincia/Comune nel 2004 e non entro nel merito di chi era a quell’epoca in regione, provincia e comune, perché alla città non serve la polemica ma penso che occorrano azioni di sviluppo. E’ in questa logica di azioni di sviluppo che tutti i protocolli hanno sepre previsto il Polo Tecnologico Scientifico e Culturale , e che in questo ambito la Provincia e la Regione (PIT / Asse V ) hanno finanziato 1.700.000 (1,4 Regione + 0,3 Provincia) il recupero funzionale di Villa Tofani. La Regione aveva 12 mln di €uro per i PIT ma come sapete le provincie sono 5 e quindi 12/5= 2,4 di cui 1,3 per il PSTC/Ex Sgl e il resto per altri interventi nella Provincia di AP diffusi sul territorio, e non quindi 8 mln di €uro. La Provincia ha avviato una serie di accordi con strutture nazionali ed internazionali per avviare le iniziative nel PTSC perché tali compiti spettanto alla Provincia (come all’epoca del Presidente Rossi questo era stato deciso). Per quanto riguarda la società Restart, nell’iniziativa Ascoli21 la Fondazione Carisap è entrata per fornire un contributo allo sviluppo del Polo, con attività di scouting e di soggetti referenziati ( ricordate l’iniziativa del 2/4/2011 con le testimonianze dei Parchi Tecnologici Environment Park, M21, Lodi,) cui si affianco la presenza di TecnoMarche. Oggi gli stessi “business angels” stanno perfezionando una proposta che finanziata direttamente dalla Restart porterebbe alla creazione con fondi privati di 5 imprese ad alto tasso di innovazione per 3 anni (totale 15) e questo si affiancherebbe a quanto il pubblico (Provincia/Regione) sta facendo e ha già avviato. Ma questo è tutto scritto sul sito, e quindi rinnovo l’invito ad approfondire le informazioni perché il sito è stato organizzato per offrire con trasparenza informazioni e numeri, come sempre sono obbligati gli imprenditori che poi in questo caso sono anche socialmente responsabili di una iniziativa che sviluppa 330 milioni di investimenti e 300 occupati diretti.
Ma piuttosto che prendervela con l’unica persona che dice qualcosa perchè nessuno risponde alle domande fatte?
Ma possibile che ci si scagli contro l’unico politico del territorio che sta segnalando una criticità così grave? Non sono ascolana ma è noto a tutta la provincia che la sponda del fiume tronto dove aveva sede la carbon è un sito gravemente inquinato, si è parlato di effetti cancerogeni gravissimi.
Io mi domando come faccia una amministrazione che dovrebbe curare l’interesse della collettività a promuovere la costruzione di una sorta di piccolo comune di 3000 abitanti in una simile zona, quando poi la città di Ascoli si stà spopolando non certo per problemi legati alla carenza di abitazioni, ma chi se li comprerebbe questi appartamenti?
Soprattutto con che cosa li comprano se oggi la perdita di lavoro e la disoccupazione giovanile non permettono più a nessuno di farsi una prospettiva di vita, ma la riconversione carbon non doveva servire per la costruzione di un polo tecnologico a servizio delle imprese per far ripartire l’occupazione?
Secondo me ha ragione agostini quando pone l’interrogativo su quali sono le effettive mire della società restart e di chi sostiene una simile proposta, per non parlare della fondazione della cassa di risparmio che invece di finanziare le attività a sostegno dell’occupazione si mette a fare investimenti di tipo speculativo.
Soprattutto a parte Agostini gli altri politici che ci rappresentano in regione cosa dicono? (Commento non anonimo).
Ma quanti bei commenti, tutti d’un tratto, a difesa dell’onorevole Agostini.
Comunque ha ragione la signora, il sito è molto inquinato e va bonificato. La bonifica costa quasi 40 milioni di euro. Chi la paga? Solo lo Stato può darci una somma simile… e pensate che in questa situazione ci diano tutti questi soldi?
L’alternativa è costruirci, in 1/3 dell’area, qualche palazzina che permetta di pagare la bonifica.
Buongiorno, probabilmente potrebbe acquisire tutte le informazioni utili sul sito http://www.ascoli21.it , vi sono contenute tutte le sintesi dei forum, le tappe salienti della iniziativa, il protocollo d’intesa, le linee guida della proposta con tutti i dati veri presentati dalla Restart, e tutti i soci. La Restart ha attivato un percorso partecipativo e di trasparenza che dovrebbe consentire ai cittadini di acquisire direttamente le informazioni e i numeri e quindi poter esprimere legittimamente la propria opinione.
A voi che dite di adnare sul sito di Ascoli 21…ma a queste domande qualcuno ha risposto? Rispondete nel merito a queste domande. Mi sembra che si parli di tutt’altro tranne che delle cose chieste. Dove sono finiti i posti di lavoro promessi per riassorbire almeno in parte i dipendenti della ex Sgl Carbon messi in mobilità? Perché alla Provincia di Ascoli sono arrivati solo 1,7 milioni di euro degli 8 stanziati per la riqualificazione delle aree inquinate da bonificare, somme tra l’ altro utilizzate per riacquistare un vecchio stabile che verosimilmente nulla avrà a che vedere con il progetto complessivo? In che tempi si attuerà il polo tecnologico scientifico visto che la Regione Marche con delibera numero 209 del 20 febbraio 2012 ha istituito il polo tecnologico scientifico sulla domotica (l’unico possibile in questo momento in tutta la regione) a Fabriano, sulla direttrice Camerino-Matelica, come si legge dalla suddetta delibera? Non poteva essere questo individuato nell’area Carbon? Era proprio necessario in un momento di grande crisi economica alla quale potrebbe far seguito la rottura della coesione sociale, che la Fondazione della Cassa di Risparmio invece di finanziare i servizi sociali e sanità pubblica compartecipasse ad un’ operazione che ad oggi sembra di appannaggio esclusivamente privato? Mi chiedo inoltre cosa c’entra la Fondazione Carisap con tutto questo. Non è per caso che dietro questa operazione si riorganizzino poteri più o meno visibili?
La riqualificazione dell’area Carbon poteva essere un’ occasione per far scegliere ai cittadini cosa fare di un’area urbana completamente da riprogettare, così da sperimentare la tanto citata esigenza di politica partecipativa. Purtroppo ci si è mossi, come spesso accade, in soluzioni calate dall’alto che non vengono da un’esigenza comune ma individuale. é vero che la politica deve proporre risposte, ma se non si ascoltano le domande spesso le soluzioni che si attuano rischiano di diventare contenitori vuoti.
I cittadini sono stati ascoltati, mi risulta che Restart abbia promosso incontri con le associazioni ascolane da circa un anno. Poi se i cittadini vogliono realizzare il loro libro dei sogni, devono anche trovare i milioni di euro necessari.
Si ma alle domande poste ancora non ha risposto nessuno. Il polo della domotica nel polo tecnologico ce lo mettiamo ? o lo lasciamo vuoot?
Buongiorno, probabilmente potrebbe acquisire tutte le informazioni utili sul sito http://www.ascoli21.it , vi sono contenute tutte le sintesi dei forum, le tappe salienti della iniziativa, il protocollo d’intesa, le linee guida della proposta con tutti i dati veri presentati dalla Restart, e tutti i soci. La Restart ha attivato un percorso partecipativo e di trasparenza che dovrebbe consentire ai cittadini di acquisire direttamente le informazioni e i numeri e quindi poter esprimere la propria opinione legittima .
Spero si risponda alel domande poste, e la politica faccia il suo dovere spostando il polo della domotica, altrimenti lasciamo tutto ad Ancona e Fabriano!
Agostini invece di chiedere al vento, potrebbe chiedere al responsabile di tale scelta, cioè al Governatore Spacca e alla Regione Marche. Se insoddisfatti, potreste togliere l’appoggio alla Giunta Regionale. No? Anche perchè pare che su ogni aspetto avete da fare rilievi verso la Regione… non conviene che il PD piceno passi all’opposizione? Chiamasi coerenza.
Gentile “laurar” che colgo si nasconde sotto l’anonimato e questo limita un confronto equilibrato. Comunque, ci provo ugualmente. Gli assessori regional sono in massima parte del Pd o no? Quindi il Deputato Agostini che ha recentemente brindato alle elezioni comunali di Ripatransone insieme al segretario provinciale del Pd e insieme anche ad un consigliere regionale del suo stesso partito, è ben piazzato nel quadro della dirigenzai che amministra la regione e sicuramente è ben informato. Peraltro come deputato governa anche l’Italia in quanto lui, Agostini, vota tutto ciò che Monti chiede di votare.
Ma per il Piceno. Come è che poi questo quadro di digenti del Pd, e compreso Agostini s’intende, per la ex carbon semplicemente non conta niente?
Gentile “laurar” la invito a meditare e a non fare difese impossibili. Sia chiaro se è contento/a così, faccia pure.
Buonasera Felice Di Marco, mi deve perdonare ma ho l’impressione che lei abbia una singolare propensione a “colgliere” aspetti piuttosto marginali tralasciando quelli essenziali, fermo restando che il mio nome di battesimo è Laura, e che il deputato in argomento per quanto mi riguarda rappresenta una mera figura istituzionale e non un parente, le vorrei far presente alcuni tratti della vicenda che forse le sfuggono.
Ogni livello istituzionale ha delle specifiche competenze, e nella vicenda della riconversione dell’area dell’ex SGL Carbon non sono i “colori” politici a destare preoccupazioni, ma le strategie di alcune “categorie” che indirizzano determinate scelte politiche.
Lei ha giustamente evidenziato l’anomalia di una delibera di giunta regionale che, incurante del principio sancito dall’Europa e recepito come legge in Italia: “CHI INQUINA PAGA”, sembrerebbe intesa a far procedere con la bonifica di un sito gravemente inquinato a patto che si realizzino volumetrie, in altri termini si fa pagare alla cittadinanza ascolana ciò che PER LEGGE è a crico del privato.
Se i nostri rappresentanti in giunta regionale si fanno fautori di una simile operazione, a suo avviso il deputato cosa dovrebbe fare? Forse impugnare al TAR il provvedimento? Oppure in maniera folkloristica colpire le mani degli assessori firmatari del predetto provvedimento?
Io credo che il deputato debba svolgere la funzione per la quale è stato eletto, cioè occuparsi della politica a livello nazionale senza peraltro pretendere che anche in detta sede “prenda a calci” il premier Monti per provvedimenti che non condivide; mentre è sacrosanto pretendere che gli assessori regionali operino affinchè si realizzino i legittimi interessi privati ma dando la priorità all’interesse pubblico.
La ringrazio per il confronto che auspico lei ritenga utile ed “equilibrato”.
Laura.
La informo che la questione dell’Area Carbon va avanti da parecchi anni e che fino a qualche anno fa l’on Agostini era Vicepresidente della Regione Marche, vice proprio di Spacca. Cosa ha fatto?
Inoltre ripeto il solito concetto visto che vedo continui attacchi di parte del PD piceno verso la Regione. Perchè attaccate la Regione e poi continuate a sostenerla in Consiglio? Coerenza vuole che i consiglieri di maggioranza del Piceno passino all’opposizione. Perchè parliamoci molto chiaramente;: non si tratta di una cosa… sono moltissimi i punti di attrito tra parte del PD Piceno e la Giunta Regionale. Quasi ogni settimana c’è un attacco verso Spacca & C. E allora che state a fare in maggioranza? Fate come il PDL che vota le proposte di Monti e poi va in tv ad attaccarlo?
Si continua a chiedere cosa hanno fatto i nostri rappresentanti in regione 5 anni fa. Se non erro, fu proposto di spostare il polo della domotica e non vincolarlo solo ad ancona. Cosa stanno facendo i nostri rappresentanti ascolani in regione? Le giro la domanda!
Non può essere che deve andar bene tutto necessariamente. Ripeto l’impressione che ho dell’utente PICENO è che non sia imparziale visto che critica sempre un ristretto gruppo di persone o fatti senza dire null’altro riguardo altre persone.. Chissà com’è!!
Non rimanga sul vago altrimenti la sua accusa conta meno di zero. La invito a dire chi fa parte del ristretto gruppo di persone che difendo sempre. Senza fare i nomi è impossibile per me replicare.
Gentile Laura mi fa piacere che lei abbia dedicato attenzione al mio commento che presentava osservazioni sul comportamento del deputato Agostini. Sia chiaro e senza equivoci le mie verso il deputato Agostini sono da considerarsi solo osservazioni. E, vogliono nell’insieme solo presentare un contributo e sono sicuro che al deputato Agostini non dispiace che lo scrivente, che non ha nessun incarico istituzionale, abbia letto e pubblicato un commento al suo comunicato. Naturalmente, tanto di rispetto verso il Pd, Pdl, e Terzo Polo , ma li considero responsabili in quanto con il loro appoggio al goveno Monti hanno maggiormente fatto pagare, e la stanno facendo pagare, ai più deboli. Deputati e senatori non hanno pagato un centesimo di euro per la crisi in atto, compreso il deputato Agostini.
Agostini diventando deputato, intanto non ha perso i diritti poltici all’interno del suo partito e chiaramente ne possiede in surplus. In pratica non è vero che non debba occuparsi di tematiche inerenti il territorio. anche perché non si occupa per niente delle politiche nazionali. Lui in parlamento vota soltanto, almeno così io colgo. Ora, può darsi che io colga male ma assicuro che non è attivo a livello nazionale.
Lei, Signora o Signorina, o Dott.ssa, o Prof.ssa Laura scrive che ha “l’impressione che lei (cioè o, felice Di Maro) abbia una singolare propensione a “colgliere” aspetti piuttosto marginali tralasciando quelli essenziali”. Ha ragione! Ha ragione anche perché ho letto altri commenti di lettori che pongono il problema della ricollocazione degli ex lavoratori della Carbon e con queste righe presento un ideale saluto e un invito a non demrdere e di non entrare in area di rassegnazione.
Vede, laura, Agostini sa ragionare con la sua testa quando vuole. Lui pone il tema di
“realizzare in primis il polo tecnologico-scientifico per creare posti di lavoro, in particolare per quelli che lo hanno perso ma anche per i nostri giovani, per contrastare ed invertire il fenomeno della migrazione dei migliori cervelli”.
Il deputato Agostini sa fare le sintesi e sa pure con chi ha a che fare.E, questo, non è secondario, assicuro. Però Agostini non vuole comprendere che se lui sta su una nave e questa si dirige verso il nord, è chiaro che per quanto lui possa marciare verso il sud la sua posizione si modifica continuamente ma si trova sempre più a nord.
Ora, al di là dell’esempio banale, parlare di “polo tecnologico-scientifico” non ha senso in quanto manca un quadro di riferimento. E, questo quadro di riferimento dobbiamo farlo noi a livello di base. Laura, Se attendiamo i vertici della finanza e parlo di quelli interessati al Piceno non si farà mai niente.
Va bene criticare ma bisogna anche progettare. Sta qua il senso della sfida che ha l’ex carbon per il futuro del Piceno. Naturalmente bisogna sapere che la Domotica come ricerca sta a nord delle Marche, il passato è passato. Sono gli ex lavoratori della Carbon che debbono entrare in campo con la città di Ascoli e il Piceno. Chiacchierare di meno e agire di più.
Vogliono solo aumentare la volumetria! Bene. Dobbiamo dimostrare che la volumetria può essere di meno in funzione dei vincoli ambientali ma intanto dobbiamo mettere in campo che la ricerca non può più essere un affare di pochi e deve essere di fruizione pubblica. Su questo tema cosa dicono i ricercatori, e gli intellettuali del Piceno?
l’impressione è che lei abbia qualche problema personale con l’onorevole. Comunque, alle domande fatet non ha risposto nessnuo
Ah si… qui ognuno ha motivi nascosti alla base di determinate idee. Io sarei qui per difendere “uno stretto gruppo di persone” (?!). L’utente Di Maro ha invece problemi personali con Agostini. Lei invece? Che dice di farsi un’autoanalisi?
Ma ad Ascoli hanno davvero bisogno di una cittadella del genere!? non bastava Monticelli come pessimo esempio di architettura edilizia
Questi agglomerati di cemento mi fanno pensare a quartieri tristemente noti di alcune città tipo Palermo e Napoli, credo che ci sia bisogno di ritornare allo studio della storia dell’arte e pure ad Ascoli di esempi virtuosi di architettura mi sembra che ce ne siano!
Ci vuole coraggio a paragonare codesto progetto al quartiere Monticelli che comunque, va detto chiaramente, sembra il quartiere Parioli se paragonato a tanti quartieri periferici di grandi, medie e piccole città. Fatevi un giretto per l’Italia, a partire dalla Marche e soprattutto dal vicino Abruzzo. Andatevi a vedere come sono certi quartieri periferici… Poi ne riparliamo. Monticelli al confronto è un gioiellino.
Ci accontentiamo di poco?!! Piceno… piceno.. Perchè non svela la sua identità!?! Non è che avremmo belle sorprese, chissà come mai si scaglia sempre contro qualcuno difendendo fino alla fine altri.. CHISSA’
Faccia nomi delle persone contro cui mi scaglio sempre. E faccia anche i nomi delle persone che difendo sempre. Grazie.
Basta leggere i commenti e vedere che sia un difensore in prima linea di qualcuno. Si capisce da quello che scrive, l’impressione che i lettori hanno è che per lei c’è qualcuno buono e gli altri sono tutti cattivi!
Vedo che nuovamente rimane sul vago senza fare nomi. Quali sono le sue paure? Dica chiaramente chi sono le persone (o la persona) che difendo sempre.
P.S. Visto che c’è, mi dica anche a nome di quali lettori parla visto che scrive che “i lettori hanno l’impressione che…”.
La ringrazio infinitamente.
Il coraggio ci vuole a costruirli certi quartieri, io non sono di Ascoli, ma da marchigiano sono felice che nella nostra regione ci siano dei gioiellini architettonici come quello di Ascoli, quando si vogliono costruire degli agglomerati di cemento frutto soltanto di speculazione e addirittura si vogliano presentare come progetti innovativi mi sembra uno sfregio per la città e per coloro che con molta lungimiranza e senso del bello l’anno progettata.
Nel merito delle domande poste nessuno ha risposto, grande dispiacere per un cittadino.
La disabitudine al ragionamento e la abitudine al conflitto fine a se stesso sono ormai una consuetudine che però rischia di creare solo barriere, allungare i tunnel oscuri e alimentare il pregiudizio. Nel sito di Ascoli21 ci sono le informazioni di un gruppo di imprese, con nome e cognome e partita iva e facce di imprenditori addirittura di terza generazione e di Ascoli Piceno. In questo sito http://www.ascoli21.it ci sono tutte le informazioni per chi vuole informarsi sui temi, sui numeri, sulla filosofia dell’intervento. 35 milioni di €uro il costo della bonifica (quantificato nella delibera di apporovazione del progetto preliminare approvato DDS n.1971/2009 quando ancora c’era SglCarbon). Un terzo dell’area di residenziale, e 2/3 da restituire gratuitamente alla città (al Comune) dopo la bonifica, come approvato dal Consiglio Comunale di Ascoli Piceno ( del. CC 25/2009) , dalla Regione, dalla Provincia (del.GP nn.88-106/2009) , quando c’era ancora proprietaria la Sgl Carbon e la proposta fu presentata nel Consiglio Comunale (12/3/2009) dall’Unicam che nel piano finanziario di copertura di quell’intervento ipotizzava oltre 40 milioni di euro di finanziamenti pubblici che non erano per la bonifica perché quella spetta a chi ha inquinato e quindi ha chi l’ha acquistata (oneri ed onori). Il primo protocollo d’intesa fu stipulato tra Regione/Provincia/Comune nel 2004 ( Delib.Giunta Reg. n.14 del 8/1/2004) e non entro nel merito di chi era a quell’epoca in regione, provincia e comune, perché alla città non serve la polemica ma penso che occorrano azioni di sviluppo. E’ in questa logica di azioni di sviluppo che tutti i protocolli hanno sempre previsto il Polo Tecnologico Scientifico e Culturale , e che in questo ambito la Provincia e la Regione (PIT / Asse V ) hanno finanziato 1.700.000 (1,4 Regione + 0,3 Provincia) il recupero funzionale di Villa Tofani. La Regione aveva 12 mln di €uro per i PIT ma come sapete le provincie sono 5 e quindi 12/5= 2,4 di cui 1,4 per il ParcoTecnScientCult/Ex Sgl e il resto per altri interventi nella Provincia di AP diffusi sul territorio, e non quindi 8 mln di €uro. La Provincia ha avviato una serie di accordi con strutture nazionali ed internazionali per avviare le iniziative nel PTSC perché tali compiti spettanto alla Provincia (come all’epoca del Presidente Rossi questo era stato deciso e condiviso dalla Regione che aveva recepito il tutto con proprio atto di Giunta, ). Per quanto riguarda la società Restart, nell’iniziativa Ascoli21 la Fondazione Carisap è entrata per fornire un contributo allo sviluppo del Polo, con attività di scouting e di soggetti referenziati ( ricordate l’iniziativa del 2/4/2011 con le testimonianze dei Parchi Tecnologici Environment Park, M21, Lodi,) cui si affianco la presenza di TecnoMarche. Oggi gli stessi “business angels” stanno perfezionando una proposta che finanziata direttamente dalla Restart porterebbe alla creazione con fondi privati di 5 imprese ad alto tasso di innovazione per 3 anni (totale 15) e questo si affiancherebbe a quanto il pubblico (Provincia/Regione) sta facendo e ha già avviato. Ma questo è tutto scritto sul sito, e quindi rinnovo l’invito ad approfondire le informazioni perché il sito è stato organizzato per offrire con trasparenza informazioni e numeri, come sempre sono obbligati gli imprenditori che poi in questo caso sono anche socialmente responsabili di una iniziativa che sviluppa 330 milioni di investimenti e 300 occupati d