ASCOLI PICENO – Tutto è trasversale: così sulla vicenda Sentina, dopo che il consigliere regionale democratico Paolo Perazzoli ha fatto approvare all’Assemblea regionale un emendamento con il quale il valore del Comitato di Indirizzo diventava solo consultivo, le posizioni attraversano i partiti.
Così l’ex Verde Pietro D’Angelo è dalla parte opposte dell’attuale verde Paolo Canducci, assessore comunale a San Benedetto, appoggiato dai grillini; mentre l’assessore regionale Antonio Canzian, del Pd, non sembra sulla stessa linea di Paolo Perazzoli. Nella discussa vicenda entrano anche gli Ecologisti Democratici della provincia, gruppo interno al Pd, che con il segretario provinciale Giampiero Giorgi criticano a loro volta le scelte di Perazzoli: “La crisi economica, sociale e di rappresentanza capovolge e snatura tutto cosicché scopriamo improvvisamente che quelli di destra sono diventati ambientalisti e quelli di sinistra cementificatori”.
“Nel nostro territorio – si legge nella nota – gli amministratori individuarono l’area della Sentina quale lembo di terra da preservare diversamente da altre zone invece in cui la mano dell’uomo ha prodotto quartieri come Monticelli. Con una scelta politica intelligente furono indicate le associazioni che si occupano di ambiente di essere di fatto i garanti del territorio assegnando loro il governo della riserva della Sentina. La deresponsabilizzazione le associazioni e del Comitato di Gestione, uno dei pochi casi di esperienza positiva in Italia, tra l’altro senza nessuna campagna informativa del perché di tale decisione, maturata in questi termini, porta solo ad affossare il buon lavoro fin qui svolto”.
“Chi meglio di chi si occupa di ambiente può pronunciarsi su questi temi o esserne i garanti? Le amministrazioni cambiano e sulla Sentina sono in quattro ad essere coinvolte. A chi e a che cosa serve questo cambio di ruolo trasformato in consultivo? Abbiamo sostenuto, perché convinti che non esiste più l’azione singola, la personalizzazione delle azioni ormai è superata dagli eventi e anche le recenti elezioni amministrative ci indicano dei segnali inequivocabili che vengono dai cittadini. I partiti complessivamente non godono di ottima salute e le azioni senza la costruzione del consenso finiscono poi per essere travolte tutte, anche quelle buone. ” continuano gli Ecologisti Democratici.
La nota si conclude così: “Essere Ecologisti Democratici dentro il Pd significa avere una responsabilità in più e ne sentiamo tutto il peso della decisione, ma essere vicino alle associazione ambientaliste significa anche marcare la differenza sostanziale che c’è tra il Ps ed un partito qualsiasi. Continueremo a pronunciarci ovunque, lo abbiamo già fatto contro l’amministrazione di destra ad Ascoli su Villa Rendina e Monterocco, lo faremo sulla Sgl Carbon, non comprendiamo perché non dovremmo farlo sulla Sentina”.
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All’epoca i panni sporchi si lavavano in casa ma oramai sembra di moda uscire sulla stampa non tanto per fare “opposizione” o difendere le proprie ragioni ma solo per attaccarsi dentro al partito. Questa cosa ha stufato i cittadini e non fa di certo onore a Giampiero Giorgi.
L’impressione che da esterni si ha, è che questo fantomatico movimento interno o esterno al PD sia solo una corrente al gioco di alcuni politici locali, visto che si scagilano sempre contro San Benedetto.
Trovo singolare che gli ecodem siano contrari all adeguamento di impianti alle leggi emanate dalla regione. E’ strano inoltre che due assessori siano contrari ad un emendamento votato dal consiglio regionale, sarebbe utile che ci qualcuno dicesse se ci sono problemi interni alla giunta spacca o meno visto che il gruppo consiliare (leggendo i giornali) dice una cosa gli assessori regionali un’altra o il piceno dipende solo da Spacca e da Ancona?
Gli ecologisti democratici sono contro le posizioni di Canducci che rappresenta i Verdi? Non lo ritengono in grado di difendere la sentina?
Finalmente ci troviamo di fronte ad una scelta sensata!
Stare dalla parte degli ambientalisti che non sono a caccia di poltrone, sicuramente fa onore a quella parte del PD che ancora crede nella difesa e tutela del territorio Piceno.
Troppi scempi ambientali sono stati perpetrati sul nostro territorio. E’ giunto il momento di pensare ad una nuova politica che realmente valorizzi il territorio senza deturparlo.
Certo che parlare di persone che non cercano poltrone e poi sono segretari di partito (a monticelli,il quartiere piu importante di ascoli se non erro) e di movimenti del partito (Segretario provinciale degli ecologisti del pd) è una bella incongruenza, non crede Ambientalista?
Piu che difesa del territorio sembra difesa di altro!
Iscriversi ad un’associazione culturale, ambientale, sociale con lo scopo di fare carriera politica, è la cosa peggiore che si possa fare.
Di politici che parlano bene e poi razzolano male ce ne sono tanti.
Però…….
Ci sono persone che vogliono bene alla loro città, al loro territorio e alle persone che ci vivono.
Ci sono persone che non si vendono per 30 denari.
Ci sono persone che non curano solo i propri interessi, ma anche quelli della comunità.
Ci sono persone che sanno ascoltare le opinioni degli altri e se sono giuste le condividono.
Queste sono le persone con le quali collaborare e condividere le scelte per lo sviluppo di un territorio.
La scelta fatta da Perazzoli di azzerare il comitato di gestione, di una Riserva naturalistica che stava lavorando bene, nasconde qualcosa di non chiaro e umilia i “veri ambientalisti” che, da sempre, hanno creduto nella Riserva Sentina come volano per uno sviluppo di un turismo eco-sostenibile.
Benvengano quindi le critiche a questo “losco emendamento”.
D’accordissimo con lei, mai messo in dubbio che “ci sono persone” come dice lei ma sarebbe ora che qualcuna di loro si mettesse in gioco senza sperare che si possa cambaire qualcosa dall’interno. Servono movimenti, partiti nuovi di zecca in grado di proporsi ai cittadini (l’80% dei non votanti li stanno aspettando come la manna) con regole chiare, trasparenti ed una “costituzione” basata sulla lealtà e l’onestà da rispettare sempre e ovunque. Anche lì infatti il epricolo degli “infiltrati” esiste per cui la “costituzione” oltre che essere chiara e trasparente deve essere ferrea. Prima fra tutte: le riunioni di Partito o Movimento devo essere pubbliche o perlomeno in presenza della stampa. Nulla va deciso nelle segrete stanze dove la tentazione di fare opportunismo o egoismo può essere tanta e coinvolgere anche chi ha iniziato in buona fede. L’uomo è debole e può essere salvato dalla tentazione della “porta larga” e del “guadagno facile” soltanto con la trasparenza totale. A proposito di quello che lei definisce “losco emendamento” non s’ha da fare e basta.
Mi viene in mente una cosa che non c’entra ma mi stuzzica: su questo sarebbe d’accordo anche un lettore e commentatore sempre attento come Mariano Vesperini.
Grazie.
Mi scusi direttore ma non condivido quanto scritto, la stampa troppe volte cerca di condizionare delle scelte politiche sia a livello locale che a livello nazionale. Non vuol dire che non se ne deve parlare, ma le scelte redazionali, ed i titoli spesso sono eloquenti. Detto questo, sarebbe interessante se anche ad Ascoli foste in grado di fare stampa di inchiesta come viene fatto a San Benedetto, a partire dalle spese elettorali. Ci si chiede, come mai a San Benedetto si e ad Ascoli no? Perchè tutto questo interesse solo nell’amminstrazione Gaspari? Inoltre forse lei sarà allineato al correre e repubblica che vorrebbero i partiti distrutti per dar spazio alla politica fatta dalle testate giornalistiche, ma la democrazia non la possono esercitare solo gli organi di stampa altrimenti arriveremmo in una dittatura ben peggiore di quella attuale. I Giornali scrivono, i gruppi imprenditoriali finanziano, i giornali spostano consenso, i gruppi imprenditoriali hanno consenso, e dal consenso fanno politica per i propri interessi. Ho paura che possa esserci questo circolo vizioso. Le segrete stanze dei partiti sono momenti in cui si discute, in cui si dicono cose errate e giuste, e sulle quali poi si fa sintesi ed esce una posizione. A meno che la stampa non voglia dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, facendo quindi politica..Ma tantovale fare un partito o movimento o lo chiami come vuole lei.
Egregio Picenum,
1-Noi cerchiamo semplicemente di evitare che le scelte politiche vadano, come spesso succede, a discapito del cittadino. Non vedo nessuna scelta redazionale eloquente nel senso che intende Lei.
2-Lei scrive “Sarebbe interessante se anche ad Ascoli foste in grado di fare stampa di inchiesta come viene fatto a San Benedetto, a partire dalle spese elettorali“, ha pienamente ragione non ci stiamo riuscendo e per questo motivo, da settembre faremo scelte diverse per farsì che anche lì e nella Vallata del Tronto si possa dire “finalmente abbiamo anche noi un giornale che non fa sentire i cittadini più soli”. Le ricordo infatti che il nostro slogan è “IL CITTADINO NON E’ PIU’ SOLO“. Se non ci riusciamo Piceno Oggi chiuderà perché una cosa che odio è sentire giornalisti che, quando ricevono critiche, dicono “Anch’io ho famiglia” come se fosse l’unico mestiere al mondo. Chi lo fa solo per sbarcare il lunario io non lo ritengo un giornalista.
3-Ci interessiamo solo dell’Amministrazione Gaspari? Ma se l’attuale sindaco di San Benedetto era un nostro grande estimatore quando faceva politica dai banchi dell’opposizione.
4-La ringrazio per l’accostamento ma se Il Corriere della Sera e Repubblica hanno le aspirazioni che dice Lei, possiamo rispettarle ma non le condividiamo: il nostro modo di concepire l’informazione si rifà ai motivi per cui la Stampa è nata e cioè per informare e vigilare. Il nome di giornale che preferisco è “The Guardian”
5-A proposito di democrazia, oggi in Italia non la sta esercitando nessuno e, siccome chi dovrebbe farlo sono i politici eletti dal popolo, non è difficile capire di chi è la colpa.
6-La gran parte dei giornali oggi sposta i consensi ma io non ritengo giornali quelli che li spostano sempre da una parte. Le ripeto l’unica nostra parte sono i cittadini e per questo la nostra credibilità cresce di giorno in giorno. Noi non abbiamo colori ma solo valori quindi siamo liberi.
7-Mi dia una motivazione, una sola, per cui le discussioni nelle segrete stanze dei Partiti non devono essere pubbliche. Non impedirebbero certamente la necessaria sintesi anzi la qualificherebbero.
8-La stampa deve dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, ci mancherebbe altro che non lo facesse.
9– E’ vero sono convinto che fare Partiti e Movimenti nuovi di zecca, improntati sulla massima trasparenza, sarebbe la soluzione migliore. Quelli vecchi sono ormai “irrecuperabili” e troppo radicati per poterli cambiare da “dentro”.
La ringrazio perché le sue domande mi hanno permesso di farci conoscere meglio anche dai lettori di Piceno Oggi, ancora pochi per i nostri “gusti”.
Caro direttore, ma una volta non era una politica delle sue testate quella di avere commentatori “trasparenti”?
perchè qua vedo sempre più nickname e sempre meno persone che si prendono la responsabilità di quello che dicono.
Con immutata stima per il suo lavoro.
Molti non sono trasparenti per lei ma non per la redazione. Se mi dice a chi si riferisce vedrò se posso soddisfare la sua curiosità. Comunque gli anonimi esistono ancora seppur con possibilità limitate. Per esempio “picenum” al quale sto per rispondere. Grazie per la stima nei nostri confronti.
Conviene con me che quindi avere incarichi a iosa e poi fare il difensore del “giusto” non è cosa piu adatta.
Purtroppo ci sono persone che fanno finta di voler bene alla città ed al loro territorio visto che agiscono come ho l’impressione che sia, solo in difesa di una parte politica fregandosene dei contenuti veri. Vorrei chiederle quali sono gli interessi della comunità che secondo qualcuno non sono stati rispettati visto che non riesco a capirlo. D’altronde il presidente è nominato dal sindaco, e purtroppo non è neanche eletto spesso quindi neanche gode di consenso da parte dei cittadini se vogliamo davvero parlare di democrazia. Altrimenti possiamo fare 100 associazioni che magari hanno gli stessi componenti e dire che sono a difesa dell’ambiente e nessun cittadino gli da poi credito con il sostegno elettorale o di consenso che sia. Da li partono crociate in nome di non si sa cosa. Non mi sembra che sia stato azzerato il comitato di gestione, sia stato detto semplicemente che sempre in nome della democrazia l’ultima parola ce l’ha il consiglio comunale che è espressione del popolo visto che chi è seduto li, ripeto ha avuto il consenso delle persone. Quale è il problema? si rinnegano i propri voti? L’impressione è che siano critiche strumentali, ancor più quando vengono da aree interne al partito che non sanno far altro che criticare e mai proporre. E’ semplice dire che l’emendamento non andava bene, ma il nostro assessore al piceno come ha votato? Gli ecodem potevano esprimere giudizio ben prima e non dopo la sequele di interventi. Ora sono intervenuti tutti sulla questione ed il risultato quale è? Che l’assessore al piceno ha fatto una brutta figura dimostrando di non essere a conoscenza di quello che avveniva in consiglio regionale, Perazzoli ha difeso le sue motivazioni spiegandole con i fatti e non a seconda del vento che tira, associazioni e non eletti non fanno altro che urlare in cerca di un minuto di visibilità, visto che oramai i giornali la visibilità la danno a chi critica e non a chi propone come mi è sembrato di vedere anche a livello locale.
(Basti pensare alle proposte fatte da PDL e PD, una riga a fondo pagina ed invece quando si criticano i propri dirigenti titoloni enormi. Se poi a criticare i dirigenti sono persone che fanno politica da 20 anni, che vengono dalla DC se non erro, e che sono segretari di partito e di un movimento che critica il suo stesso partito, qualche dubbio mi viene e non solo a me , ma a molti cittadini!
Visto che Paolo Perazzoli preferisce non dire la sua sulle considerazioni dei nostri lettori, me compreso, ci sta pensando Lei a fare le veci. Peccato che lo fa da anonimo altrimenti sarebbe da apprezzare. Sul suo commento che segue nel quale sono io in indirizzo fra poco avrà la mia risposta. Grazie.
Ma il Partito Democratico ha o non ha degli organi dirigenti preposti a dare “la linea” di azione, di proposta, di governo, ecc.
I Segretari, quello provinciale e quelli comunali, come la pensano? Sono a conoscenza che due loro esponenenti di primissimo ordine (non due quaraquaquà), un ASSESSORE e un CONSIGLIERE regionali, danno una versione dei fatti, un moduso operandi e un’opinione sulla questione di che trattasi, diametralmenti opposti o, comunque, distanti anni luce?
Hanno qualcosa da dire in merito? Sanno che esistono le conferenze stampa e i comunicati stampa?
Per non parlare poi delle compagini governative che amministrano la nostra Regione e il Comune di SBT, che appogiano e avallano, in un assordante silenzio, tali operazioni.
SEL, Verdi, Socialisti, tutti zitti e muti……..e poi si lamentano pure del “voto di protesta” e dei voti presi dai “grillini” e dalle liste civiche.
Poveri noi…
Ma il punto è che c’è qualcosa dietro…qualcosa che non si riesce bene a capire, ma sicuramente qualcosa “sotto” c’è.
Sono d’accordo