ASCOLI PICENO – Alle 9 erano ancora solo in 6, ma la voglia di restituire ai concittadini e a loro stessi uno spazio imbrattato dalle bombolette dei “taggers”era talmente tanta, da rendere i ragazzi di Ascoli da Vivere particolarmente veloci con i pennelli e la vernice, fornita gratuitamente dalla Casa del Colore di Ascoli.

La necessità di dare un segnale forte alla comunità, promuovendo attivamente ad Ascoli la prima giornata anti-degrado nazionale, è costata una levataccia domenicale a questi ragazzi, cosa che fa assumere all’iniziativa un valore ancora più concreto. Il muro di via Spalvieri, di fronte alla piscina comunale, è stato scelto perché luogo di passaggio di numerosi giovani, ai quali è diretto un messaggio educativo forte: imbrattare una città bella come Ascoli è un atto vandalico irresponsabile.

Secondo i ragazzi di Ascoli da Vivere, rispettare ogni angolo della nostra città, anche denunciando atti pregiudicanti l’ordine e il decoro, dovrebbe diventare un preciso dovere di ogni ascolano. A cambiare deve essere la mentalità, soprattutto delle nuove generazioni, sempre meno concreta e conscia dei vantaggi economici e turistici che potrebbero derivare dalla valorizzazione della nostra città.

Il sindaco, che insieme all’assessore Brugni, ha sostenuto da subito l’iniziativa di Ascoli da Vivere ha fatto sapere: “Il comune di Ascoli è sempre aperto a tutte le richieste di disegni e graffiti, ma un conto sono i “writers”, altro sono i “taggers” che, per divertimento o sfida, imbrattano le superfici della nostra città. Questi comportamenti non fanno altro che proporre una situazione disordinata e caotica per i più piccoli, che invece hanno bisogno di seguire esempi positivi.”

Castelli, si mostra ancora una volta un primo cittadino attivo nella valorizzazione di Ascoli come città d’arte da rispettare in funzione del turismo, però dimentica troppe situazioni di degrado, ormai inaccettabili per i suoi concittadini, come viale De Gasperi, pieno di muri e sculture imbrattate, e scuole fatiscenti, i cui cortili diventano ritrovi per giovani sbandati.


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