ASCOLI PICENO – Pavimenti malmessi, cantieri abbandonati, sporcizia e detriti pericolosi rendono difficili gli spostamenti tra una tomba e l’altra. All’ingresso i visitatori sono accolti da un cantiere abbandonato, dove è facile inciampare e farsi male. Questo è lo scenario che si troveranno davanti i molti visitatori del cimitero nei prossimi giorni.
Nella zona di nuova costruzione, visibile appena entrati, sembra tutto a posto e pulito, i dolori iniziano nella zona dedicata alle tombe familiari. Cantieri sorti per il restauro di tombe private, visibilmente abbandonati, ostacolano il passaggio e contribuiscono a creare una vista disordinata e poco in linea con ciò che ci si aspetterebbe di trovare in un luogo di rispetto.
Sempre attorno alle tombe private spuntano dei cespugli smisurati, che nessuno ha pensato di tagliare. Per arginare la proliferazione di oggetti posti su loculi e tombe, in certi casi pericolosi per i visitatori, il dirigente del cimitero, il dottor Paolo Ciccarelli, ha fatto affiggere un avviso che invita le persone al decoro e al rispetto della sacralità del luogo e degli altri.
Nessuno però ha pensato a segnalare o chiudere al passaggio i pavimenti danneggiati e divelti della zona laterale. Basta un momento di distrazione per cadere su quel cotto a spina pesce sgretolato o per inciampare su quelle mattonelle di marmo sollevate.
L’invito a mantenere il decoro delle tombe senza sconfinare negli spazi altrui, è giusto tanto quanto la necessità di porre rimedio a situazioni pericolose per i visitatori, alla ricerca di un momento di raccoglimento per ricordare i propri cari e non certo di un infortunio.
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A me sembra tutto molto esagerato. Ci sono stato una settimana fa e tutto sommato ho trovato un cimitero in ordine e ben tenuto per il 95% della superficie. C’è qualche mancanza, c’è quel piccolo cantiere mezzo abbandonato all’ingresso, ma finisce lì. E non c’è assolutamente alcun pericolo per le persone. Piccole mancanze e problemi si trovano in tutti i cimiteri di paese, pensate in un cimitero immenso come quello ascolano, grande come un quartiere cittadino. Trovo esagerato scrivere che regna disordine e trascuratezza.
Una cosa invece, secondo me, andava rimarcata: la non adeguatezza della cartellonistica. Per chi conosce poco il cimitero è davvero una impresa ritrovare il settore ed il blocco a cui è interessato. Ci sono pochi cartelli, poche mappe…. e neanche troppo chiare.