ASCOLI PICENO – “Castelli si conferma “a chiacchiere” il miglior sindaco che Ascoli abbia mai avuto, peccato che sia totalmente carente nei fatti. Annuncia la riqualificazione dell’ex Tirassegno, con tanto di parco giochi per i più piccoli, ma lascia sprofondare nel degrado anche la Bambinopoli ed i giardini di Via Verdi”.

Ad affermarlo è il vicesegretario comunale dell’Udc, membro di Italia Futura, nonché attivista di Scelta Civica per Italia, Francesco Petrelli. “Non sappiamo ormai – spiega – se è più lungo l’elenco dei buoni propositi, che il sindaco di Ascoli aggiorna in maniera certosina, anche più volte a settimana, o quello dei focolai di degrado che s’accendono ad ogni angolo di strada. Non facciamo in tempo a rallegrarci perché leggiamo che a breve partiranno alcune importanti riqualificazioni, tra cui quella dell’ex Tirassegno, che ci viene il voltastomaco a vedere il livello di d’incuria raggiunto dalla Bambinopoli in fondo a Via Verdi, come un reportage fotografico dell’amico Saverio Di Simone documenta.

Purtroppo – aggiunge Petrelli – anche alla luce degli amari sfoghi del portavoce del coordinamento Antidegrado per Ascoli, Nazzareno Galanti, siamo sempre più convinti di avere a che fare con un sindaco che non vuole proprio intendere. Sordo ad ogni d’istanza, benché urgentissima, che non provenga dai soliti noti e cieco di fronte ad una maggioranza, che gli si sgretola giornalmente, dentro e sopratutto fuori il consiglio comunale. L’unica sua preoccupazione appare ormai quella di tirare a campare: cerca di rabbonire la cittadinanza con roboanti proclami, che rimangono regolarmente lettera morta, e placa gli appetiti degli assessori più ingombranti con concessioni non prive di sperperi nei loro rispettivi feudi. Emblematica è la questione del Piano regolatore, che sicuramente vedrà la luce solo all’alba della campagna elettorale prossima, quando i suoi fidi saranno sguinzagliati alla ricerca di beneplaciti.

Come dimostra però il crollo di consensi alla sua area nelle ultime politiche, stavolta il sindaco potrebbe non aver fatto bene i conti, dovendo prima o poi dare risposte concrete sopratutto ad un interrogativo che aveva posto come priorità nel 2008: il lavoro! Pensare ad un sindaco, preso solo dalle smanie di riconferma e dover assistere impotenti al decadimento di una città, dove sempre più tra gli oltre 7000 senza lavoro sono quelli che non arrivano nemmeno a mettere insieme il pranzo con la cena (come attestato anche dalla Caritas) ci sconforta davvero. Ancora più sconfortante però è apprendere che Castelli, con tutto il da farsi che avrebbe in teoria, abbia dato mandato agli assessori più fidati, in primo luogo Massimiliano Brugni, d’investire tempo nell’armarsi con proprie liste civiche”


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