ASCOLI PICENO – Perchè il Comune di Ascoli ha finanziato il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini? I giovani Democratici pongono l’interrogativo al sindaco Castelli ed esprimono una serie di dubbi e perplessità sull’opportunità dell’amministrazione comunale di sponsorizzare l’evento che si è tenuto qualche giorno fa nella cittadina romagnola.
“La stampa dei giorni scorsi ha dato modo ai cittadini ascolani di leggere il sindaco vantare la partecipazione dell’amministrazione al Meeting di Rimini; negli stessi giorni il Fatto Quotidiano ha riportato la notizia non di una semplice partecipazione ma di una vera e propria sponsorizzazione dell’iniziativa da parte del Comune.
Difficile comprendere perché un’amministrazione comunale dovrebbe finanziare un movimento che, tenta di influenzare economicamente e politicamente il mondo politico. Perché l’amministrazione ha deciso di elargire tale finanziamento nel momento in cui ci sono state indagini della finanza sui finanziamenti al Meeting di Comunione e Liberazione? Perché sulla stampa si parla di 2500 euro mentre la delibera di giunta n 173 riporta numeri che superano i 6000 euro? Per avere risposta a tali interrogativi, i consiglieri Bellini e Pesarini presenteranno nei prossimi giorni un’interrogazione in consiglio che non riguarderà solo questo argomento.
Infatti, osservando i reportage fotografici riguardanti lo spazio espositivo del Comune e Provincia di Ascoli Piceno, cade all’occhio che l’unica struttura ricettiva ben pubblicizzata all’interno dello stand sia quella dell’Oasi di Carpineto, insieme con altre iniziative legate alla stessa società operante nel settore turistico. Nello stesso tempo, al Meeting di CL era presente il consigliere comunale di Fratelli D’Italia, il quale ricopre da più di un anno la carica di direttore della struttura di Carpineto.
A questo punto ci chiediamo se il consigliere-amministratore in questo caso non si trovasse in una condizione di conflitto di interessi. Era in rappresentanza del Comune o di altro? O invece dobbiamo far finta di niente come fatto negli ultimi anni in caso di conflitti di interesse eclatanti?
Naturale a questo punto chiedersi se l’Oasi di Carpineto fosse l’unica struttura presente nello stand pagato dai cittadini ascolani. Le altre realtà sono state contattate oppure l’unica struttura ricettiva del Piceno è l’Oasi di Carpineto? E quando il consigliere scrive “andiamo a promuovere la città nell’ultimo giorno di#meeting13” promuove la città o la struttura di cui è direttore?
In un momento in cui, complice anche la crisi, il nostro territorio ha deciso di puntare fortemente sul turismo e su una ricezione di qualità, si potrebbe essere maligni, sostenendo che l’amministrazione comunale, insieme con quella provinciale, dà l’ennesima prova di orientare tutto il proprio operato all’interesse dei pochi, discriminando le realtà autonome a favore di quelle “amiche”.
Aspettiamo dall’amministrazione le risposte dovute non tanto a chi scrive quanto ai cittadini tutti, i quali in un momento come questo non possono tollerare situazioni di poca trasparenza e di probabile sperpero di denaro pubblico”.
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Il consigliere Fioravanti ha ben capito come si fanno gli affari…..è bravissimo a farli.
Ma proprio non comprendo il perché della meraviglia che l’amministrazione comunale di Ascoli insieme con quella provinciale abbia dato da quel che leggo s’intende “ennesima prova di orientare tutto il proprio operato all’interesse dei pochi, discriminando le realtà autonome a favore di quelle “amiche”. Siamo o no ad Ascoli!
I consiglieri comunali del PD Bellini Valentina e Pesarini Mauro (Capogruppo Corradetti Stefano è daccordo?) faranno l’interrogazione? Una interrogazione è sempre un atto politico. E speriamo che la facciano e non intervenga qualcuno dei piani alti del PD e la blocchi.
Si tenga conto che il sindaco di Ascoli, Avv.Guido Castelli, poteva anche andare al Meeting a spese proprie e invece nisba. Se ha fatto questa scelta ci sono ragioni anche politiche per dimostrare che sono loro che comandano ad Ascoli e non il PD che non conta nulla.
Il problema è che il PDL, prossima Forza Italia anche ad Ascoli, sta cercando di non perdere consensi e pensa che nonostante che il loro leader nazionale sia stato condannato in via definitiva dalla Cassazione che è il massimo organo della magistratura in Italia tutto sia normale.
Deliberare quindi una spesa per la partecipazione ad un meeting in fondo non c’è niente di male. Certo ci sarà una interrogazione ma è tutto normale e tale sarà quando fra due mesi in consiglio si risponderà. Naturalmente dovrà dare un quadro oltre logico-politico anche logico-contabile e motivare la scelta economica. Come farà? Ad Ascoli ci sono bravi architetti ma non economisti.
Ascoli Piceno è una città comunque di destra e tale resterà e sarà fedele a Silvio Berlusconi, leader assoluto. In fondo quando nel centrosinistra qualcuno è indagato gli si chiede immediatamente di fare un passo indietro, quando è condannato in pratica non rappresenta che se stesso. Di certo non è più un leader! Ogni area politica ha i suoi valori!
Ascoli è una città come si dice “camomilla” e ha piacere [ GODE] che il suo sindaco spenda soldi pubblici per andare al Meeting di Comunione e Liberazione.
ogni città ha il suo cancro….dire che questa città è di destra e tale resterà è un’assoluta verità. Per rendere le persone libere occorrono anni e politiche che vadano in quella direzione (non ne vedo). La nostra è una città conservatrice frutto dell’alleanza con un mondo falsamente cattolico…che ha smarrito i veri valori cristiani. (Al meeting di Comunione e Liberazione si osannano ancora le gesta di un noto ex Presidente Regione Lombardia, che ha fatto affari con la peggiore gente a scapito della gente comune).