ASCOLI PICENO –Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell’associazione studentesca La Fenice
Questa mattina, martedì 19 novembre, presso l’Usp di Ascoli Piceno, si è svolta la prima riunione della Consulta Provinciale degli studenti.
Al termine dell’assemblea, alle ore 12:45, all’esterno dell’edificio un gruppo di ragazzi appartenenti alla nota associazione culturale Blocco Studentesco di ispirazione fascista, ha aggredito uno dei rappresentanti del Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto afferrandolo violentemente per i capelli, schiaffeggiandolo e sputandogli.
Gli aggressori, inoltre, si sono scagliati anche in modo verbale nei confronti del ragazzo, consigliandoli di non esprimere le sue idee antifasciste in una città come Ascoli, altrimenti ci sarebbero state ripercussioni. Infine hanno espresso il loro disprezzo nei confronti dei partigiani ascolani.
Una vera vergogna per una città come Ascoli Piceno che durante la Seconda Guerra Mondiale ha dimostrato un forte valore militare con la Resistenza sul Colle San Marco. Questo episodio è, tristemente, uno dei tanti impuniti che sono accaduti durante il mandato del Sindaco Castelli al quale chiediamo ancora una volta di non “tapparsi gli occhi” davanti a questi avvenimenti diventando automaticamente complice. Siamo stufi di sentir parlare di Ascoli come città della cultura quando quotidianamente ci troviamo di fronte a comportamenti e ideologie che non hanno nulla a che vedere con la cultura.
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Adesso vedremo se verrà adottato lo stesso pugno di ferro usato per i due tifosi rossoblu che hanno aggredito a Porto D’Ascoli il tifoso ascolano rubandogli i pantaloncini bianconeri (per chi non lo sapesse, dalla stampa si è appreso che sono stati rinviati a giudizio).
Massima fiducia nella magistratura ma anche occhi aperti.
Se ci sarà una denuncia la magistratura farà sicuramente il suo lavoro. Non ho capito però che c’entra il fatto di cui parli con questa cosa qui. E’ stata per caso una aggressione o una discussione (dipende dalle versioni) per motivi calcistici o di campanile?
Quando si fa iniziare una manifestazione con un megastriscione con scritto “giovinezza al potere” c’è qualcosa che non va…
Politicizzare un movimento studentesco è la cosa più triste e sbagliata che ci possa essere…
Comportarsi in maniera da squadristi, ma soprattutto non rispettare l’idea altrui, di qualunque genere essa sia, è assai vile…
Se poi l’insulto riguarda i defunti, ragazzi morti per un ideale in cui credevano e per la nostra patria, è ancora più triste e deprecabile…
Ragazzi! Abbiate visione critica delle cose!!!
Tutti i movimenti studenteschi sono politicizzati. La cosa grave è che i ragazzini di oggi ancora stanno a farsi la guerra dividendosi tra fascisti e comunisti. Sarà ora di crescere e di pensare alle cose concrete?
Come noto in un caso di violenza del genere l’apertura del famoso fascicolo dovrebbe essere di ufficio, anche in assenza di querela di parte.
Sottolineo “dovrebbe”.
Per quanto al secondo capoverso comunque la si giri è stato un atto di intolleranza, violento e perpetrato da tanti contro pochi se non addirittura uno, poi se legata al calcio, alla politica o a qualsiasi altra forma di impegno sociale credo che poco importi.
Ovviamente il tutto è poi condito dal campanile che configura la famosa discriminazione territoriale tanto di attualità negli ultimi tempi.
Poi ognuno è anche libero di dire la propria magari ringraziando chi ha consentito tale possibilità, sacrificando la propria vita.
…..le fronde opposte sono sempre esistite…e per fortuna esistono! La democrazia, quella di oggi, dove vige la totale dittatura delle Lobby, dei mercanti e degli affaristi, sono il frutto della totale disaffezione alla politica…..e noi…vogliamo castrare sul nascere i nostri ragazzi??? Secondo me la cosa grave e che i nostri ragazzini….stanno rinchiusi in casa….ovattati ed incelofanati per bene…..MAGARI FOSSERO TUTTI IN STRADA A PROTESTARE PER QUALCOSA CHE NON GLI GARBA…..MAGARI!!!!!!
Ma per favore. Giocano al piccolo balilla o al piccolo comunista come facevano 40 anni fa i signori che ora ci (mal)governano. D’Alema, Alemanno, Gasparri, La Russa, Veltroni… ci sono anche le foto. E’ tutto identico 40 anni dopo.
Non entro nel merito prettamente “politico” che dovrebbe riguardare l’episodio di un alterco tra due ragazzi di vedute politiche diverse. Il calcio non ci azzecca nulla, come pure la provenienza del medesimo, che se anche frequenta un istituto di San Benedetto (ascoltandolo si intuisce le origini non marchigiane) non è del luogo. Quindi a sproposito, per usare un eufemismo, qualcuno vorrebbe farci entrare la rivalità calcistica, tra l’altro ormai per pochi “intimi” e sconosciuta ai più. Ancora più puerile tirare in ballo e raffrontare l’episodio dei pantaloncini (anche questo tra tanti contro uno), con una tiratina di capelli. Direttore avrei evitato di pubblicare il primo commento all’articolo perchè non riguarda il contenuto del medesimo. Saluti.
“Questo episodio è, tristemente, uno dei tanti impuniti che sono accaduti durante il mandato del Sindaco Castelli al quale chiediamo ancora una volta di non “tapparsi gli occhi” davanti a questi avvenimenti diventando automaticamente complice”
il senso del mio commento era legato a questa considerazione del redattore dell’articolo, sulla quale concordo.
Il paragone con l’episodio citato trova comunque un senso con il concetto di intolleranza, tu non puoi portare quei pantaloncini qui a SBT e tu non puoi dire questa cosa ad AP, il tutto condito da una presunta violenza, in entrambi i casi da appurare.
Ma entrambi i casi sono da perseguire senza strizzate d’occhio amichevoli.
L’intolleranza è poi materia subdola, e porta qualche volta anche a chiedere la cancellazione di un commento.
Fortunatamente Riviera Oggi anzi Piceno Oggi non è la Pravda e la lungimiranza e la tolleranza di una testata giornalistica libera da pregiudizi supera ogni frontiera.
Ecco, se dopo 40 anni è tutto uguale, vuol dire che i nostri figli è ora che si sveglino…..e se sono in strada a protestare (qualsiasi sia la loro allocazione politica, semmai ci fosse davvero) hanno il mio appoggio incondizionato.