ASCOLI PICENO – Un incontro fra Ascoli e Stoccolma nel segno della sacralità. Roberto Torregiani espone, per la prima volta nella città turrita, una mostra antologica: più di 100 opere  che vanno dagli anni ’70 ai giorni nostri, hanno in comune una sacralità trasfigurata nel moderno e una continua ricerca della pittura d’artigianato.

All’inaugurazione della mostra “Sacralità e Trascendenza”, patrocinata dai comuni di Ascoli, Civitanova Marche e Ripe di San Ginesio, erano presenti questa mattina, sabato 23 novembre, il prof. Stefano Papetti, curatore della mostra e del preziosi catalogo ad essa dedicato, il sindaco Castelli, i proff. Del Gobbo e Granat, massimi esegeti, il primo in Italia, il secondo in Svezia, dell’arte del Torregiani, anche lui presente nella sala conferenze del Forte Malatesta.

Lucio Del Gobbo ha diviso la produzione  del civitanovese in 3 periodi: le opere degli anni ’70 si riferiscono al periodo in cui il pittore si discosta dalla compagnia di artisti impegnati che frequentava, per rispettare la sua forte esigenza di libertà e si apre alla conoscenza di vari paesi europei (Francia e Svezia); negli anni ’80 Torregiani inizia a considerare la pittura come qualcosa di profondamente artigianale, dedicandosi in particolare alla composizione del colore; nella terza fase della sua carriera, emerge una ricerca costante e progressiva della spiritualità. “Inizialmente si trattava di una religiosità panteistica” – conclude il prof. Del Gobbo – “che adesso sfiora l’ortodossia all’interno di una visione poetica”.

Il pittore di Ripe San Ginesio, con indosso una giacca rosso vivo “espressione del suo ardore per l’arte”, come sottolineato da Papetti, ha affermato: “Questa mostra raccoglie 40 anni di lavoro. Mi sono commosso nel vedere le mie prime opere di studio, che il prof. Papetti ha voluto che esponessi e ha scelto fra circa 300 dei miei lavori.” Una battuta anche sulla città che lo accoglie: “Ascoli è una bellissima città che non avevo ancora scoperto, per via del mio girovagare, ma appena arrivato mi sono detto che tornerò per passarci qualche settimana.”

“Il magico momento in cui una nuova vita viene generata dall’amore”, come Papetti ha definito il lavoro di Torregiani, può essere vissuto anche online, grazie ad un’applicazione disponibile gratuitamente su App Store che permette di interagire con le opere esposte al Forte e di leggere i materiali inseriti nel catalogo cartaceo (simulazione d’uso nel video).

Le opere di Torregiani rimarranno esposte al Forte Malatesta fino al 28 febbraio. La struttura osserva i seguenti orari di apertura al pubblico: sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle 10.00 alle 19.00; martedì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00; mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00; lunedì chiuso. Biglietti: intero 4 euro; ridotto 2 euro; studenti (dai 14 anni) 1 euro; famiglie 5 euro.

 

 


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