Ringraziamo per le foto, scattate il 22 febbraio, un cittadino di Amatrice che ci ha autorizzato alla loro diffusione.

AMATRICE – Una vergogna. Le immagini fatte circolare da un cittadino di Amatrice ritraggono una situazione che non può descriversi in altro modo. A sei mesi esatti dalla prima scossa del terremoto che tante vittime ha provocato proprio ad Amatrice, oltre che ad Accumoli e ad Arquata, assistiamo ad una nuova uccisione, questa volta della memoria.

Lapidi a terra, distrutte, vasi ribaltati, bare a vista, lasciate marcire alle intemperie del clima. Un pugno allo stomaco per tutti gli italiani, una non ricostruzione a questo punto forse senza pari nella storia recente d’Italia.

Facciamoli Riposare In Pace, almeno loro.


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