OFFIDA – Saranno infatti 64 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni che porteranno l’en plein delle Doc regionali in terra teutonica, dalla Lacrima di Morro d’Alba all’Offida Pecorino, fino a Verdicchio dei Castelli di Jesi e Rosso Piceno, che quest’anno compiono 50 anni dalla nascita della Doc. In 196 metri quadrati di collettiva i due consorzi raggrupperanno 38 soci (hall 16 stand C77), mentre altri 26 saranno presenti con spazi propri.
“Unificare la comunicazione sotto la bandiera di un unico brand Marche – ha detto il presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini – ci dà la possibilità di comunicare le tipicità dei nostri vitigni autoctoni in maniera unitaria e più semplice per gli oltre 58mila operatori attesi in fiera”. Per il presidente Imt, Antonio Centocanti: “Il mercato tedesco è fondamentale per i vini delle Marche e Düsseldorf è una piazza altamente competitiva, sulla quale è bene presentarsi con una strategia chiara. Ed è quello che faremo in Germania ma anche al Vinitaly, dove si prospetta una partecipazione collettiva di grande rilievo”.
I dati export sul totale 2017 rilasciati ieri da Istat registrano nel frattempo una ulteriore crescita del vino made in Marche, che per la prima volta supera quota 50 milioni di euro (57 milioni di euro, comprese le bevande che pesano circa per il 10% sul valore complessivo). Un incremento del +3,5% rispetto al 2016 – che fa in parte da contraltare alla battuta di arresto del complesso delle esportazioni marchigiane (-2%) – generato dall’exploit registrato sui mercati terzi (+9,8%). Tra le principali variazioni, decollano gli ordini presso i top buyer di Svezia (+20,3%) e Stati Uniti (+16,8%), mentre salgono notevolmente le quotazioni della Russia (+87,2%). Bene anche il Regno Unito, su cui a ora non si avverte alcun effetto Brexit (+15%).
Non solo Marche: al Prowein, che attende 58.500 operatori provenienti da 131 nazioni, l’Italia con 1.700 aziende rappresenta la maggior partecipazione tra i Paesi produttori, seguita da Francia (1.500), dai padroni di casa tedeschi (1.000), Austria, Spagna e Portogallo. E per Istat proprio la Germania si conferma il principale mercato Ue per il Belpaese e il secondo al mondo dietro agli Usa. nonostante una crescita modesta (+0,6%), il valore dell’export enologico made in Italy sfiora il miliardo di euro (981 milioni) con un’incidenza sul totale delle esportazioni del 17%.
Le aziende Imt nella collettiva a ProWein: Belisario, Borgo Paglianetto, Casalfarneto, Colonnara, Colpaola, Conti degli Azzoni, Crespaia, Filo di vino, Fontezoppa, Guerrieri, La Monacesca, Le Vigne di Franca, Lucarelli, Mancinelli, Piantate Lunghe, Piersanti, Quacquarini A., Rio Maggio, Sparapani, Tenuta Santi Giacomo e Filippo, Terre di Serrapetrona, Vallerosa Bonci, Venturi, Vicari, Vignamato. Le aziende Consorzio Vini Piceni nella collettiva a ProWein: Amici, Cantina Offida, Cantine di Castignano, Cantine di Figaro, Carminucci Vini, Ciù Ciù, Collevite, De Angelis, Officine del Sole, Poderi dei Colli, Tenuta Cocci Grifoni, Tenute del Borgo, Vigneti Santa Liberata.
Le aziende Imt a ProWein con stand propri: Boccadigabbia, Cantina Ortenzi, Colognola, Fattoria Le Terrazze, Garofoli, Giusti, Il Conventino di Monteciccardo, Marotti Campi, Moncaro, Monte Schiavo, Monte Torto, Montecappone, Morelli, Pesaresi, Pilandro, Politi, Provima, Romagnoli Renato, Santa Barbara, Sartarelli, Tavignano, Togni, Tre Castelli, Umani Ronchi. Le aziende Consorzio vini piceni a ProWein con stand propri: Poderi San Lazzaro, Velenosi.
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