FROSINONE – L’Ascoli viene beffata nel finale e rimane a mani vuote. Al Benito Stirpe, i bianconeri perdono contro il Frosinone, per 2-1. Al vantaggio del Picchio, nel primo tempo con Troiano, hanno risposto i ciociari negli ultimi 10′ di gara: prima il rigore convertito da Dionisi, poi il colpo di testa, da distanza ravvicinata, di Paganini.

PAGELLE

LANNI 7 (IL MIGLIORE) – Protagonista assoluto della serata, con almeno tre interventi di pregevole fattura, capaci di permettere all’Ascoli di coltivare il sogno vittoria fino all’80’. La sua gara potrebbe diventare eroica, ma, sul rigore di Dionisi, riesce solo a sporcare la traiettoria, senza correggerla fuori dallo specchio di porta.  Incolpevole sul gol vittoria di Paganini.

LAVERONE 6,5 – Primo tempo con buonissima propositività, nel corso del quale si fa trovare spesso presente nella metà campo del Frosinone, dando sostegno alla manovra offensiva dei bianconeri; non a caso è lui a guadagnarsi la punizione, dalla quale nasce il gol del momentaneo vantaggio bianconero. Anche in difesa, comunque, si dimostra concentrato e capace di resistere alle iniziative avversarie. ANDREONI (dal 82′) 5 – Prende il posto di uno stremato Laverone e, purtroppo per lui, lascia un’impronta negativa sulla gara: concede decisamente troppo spazio a Beghetto per servire, con un preciso cross, Paganini, per il gol che regala 3 punti ai padroni di casa.

BROSCO 5,5 – Torna titolare, dopo l’assenza con il Trapani, e il centrale bianconero fa capire, per buonissima parte di gara, quanto può pesare la sua assenza nell’economia della squadra; sfiora anche il gol di testa, sullo 0-0, negatogli da uno strepitoso intervento di Bardi. Il fallo da rigore, a metà tra ingenuità propria e furbizia del giocatore frusinate, macchia indelebilmente una prestazione fin lì più che buona.

VALENTINI 6 – Prestazione da gladiatore, pronto a lottare su ogni pallone, al fine di respingere l’offensiva del Frosinone, sempre più incessante e pressante con il passare dei minuti. Come per Brosco, pur mancando l’errore individuale, il finale di gara, che porta alla sconfitta, deturpa un pochino la sua pagella.

PUCINO 5,5 – Spostato sulla fascia sinistra e, dunque, costretto a giocare dal lato opposto rispetto al suo piede naturale. Anche per questo motivo, forse, si propone poco in fase di possesso, badando più alla fase difensiva, con buoni risultati. Almeno fino al 90′: infatti, proprio quando la gara sta tramontando, si fa scavalcare da un cross di Beghetto, facendosi infilare alle spalle da Paganini, per il 2-1 del Frosinone.

PETRUCCI 5 – Spostato da interno sinistro, è costretto, per la quasi totalità della gara, a lavorare in fase d’interdizione; a conti fatti, non è parsa la caratteristica migliore del suo gioco, dimostrandosi più a suo agio con il pallone tra i piedi. Tuttavia, in questa gara, l’Ascoli la palla l’ha amministrata raramente e, di conseguenza, la sua prestazione ne ha risentito.

TROIANO 6,5 – Mossa a sorpresa di Zanetti, che, evidentemente, voleva fare affidamento sulla sua esperienza e sulla sua intelligenza tattica, per fare da argine davanti alla difesa e contenere le scorribande offensive dei padroni di casa. Si cala nel ruolo senza problemi – non che ci fossero molti dubbi – e, inoltre, ripaga la fiducia dell’allenatore con il primo gol in maglia bianconera, che illude l’Ascoli.

CAVION 5,5 – Partita complessa, dove c’è da mettere in campo tanta grinta e voglia di lottare. Riesce a starci dentro a fasi alterne, pagando un pochino una fisicità non certo straripante, ma compensando con ottime dosi di agonismo, marchio di fabbrica della casa. Tirando le somme, comunque, ci sono, senza dubbio, gare più adatte alle sue caratteristiche rispetto a questa. GERBO (dal 77′) 5,5 – Ingresso in campo che dovrebbe aggiungere sostanza e muscoli al centrocampo bianconero, ma che, in fin dei conti, lascia poche tracce.

NINKOVIC 6 – Primo tempo che stupisce per applicazione e capacità di dare un contributo ai compagni anche in fase difensiva, cosa mai scontata per uno come lui. Stupiscono molto meno, invece, le deliziose traiettorie sui calci piazzati – da una di queste nasce il vantaggio bianconero. Nella ripresa, tuttavia, a causa anche della mentalità abbastanza rinunciataria della squadra, si assenta quasi totalmente dalla gara, sparendo dal campo.

ARDEMAGNI 5,5 – Gara complessa, dove si dedica con anima e corpo ad aiutare la squadra a respirare dagli attacchi avversari, cercando di conquistare punizioni in grado di dare ossigeno al Picchio. Tuttavia, questo grande lavoro di sacrificio lo rende terribilmente impreciso quando si trova a dover amministrare il pallone tra i piedi, portandolo, in più di una circostanza, a compiere la giocata tecnicamente errata. ROSSETI (dal 63′) 6 – Entra in campo con buona abnegazione, sacrificandosi molto. Dopo il pareggio del Frosinone, sfiora il nuovo vantaggio bianconero con una bella conclusione dalla distanza.

SCAMACCA 5 – Dopo l’eccezionale inizio di stagione, arriva una battuta d’arresto per il giovane attaccante del Picchio. La sua partita è difficile, costretto a giocare pochissimi palloni puliti e relegato ad una continua lotta fisica contro i difensori frusinati, nel corso della quale si rende molto spesso protagonista di innumerevoli falli. Tutto ciò, di conseguenza, lo vede uscire sconfitto dal campo.

 

ZANETTI 5,5 – Passo indietro rispetto all’Ascoli ammirato in questo primo scorcio di stagione. Sceglie un approccio più cauto, come dimostra anche la scelta di Troiano in mediana, e per buona parte del primo tempo viene ripagato. Tuttavia, dopo il vantaggio, la cautela diventa molto presto paura, portando la squadra a rinunciare totalmente a contrattaccare alle offensive avversarie. La sconfitta beffarda è la punizione per aver snaturato eccessivamente, l’idea tecnico-tattica e la voglia di proporre che tanto si erano fatte apprezzare fin qui.


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