ANCONA – Qualità e orientamento al mercato, sostenibilità, innovazione e conoscenza, giovani e semplificazione. Sono i cinque concetti chiave attorno a cui ruota la strategia del Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale delle Marche 2023-27, proposto dalla Giunta al Consiglio regionale.

Il CSR Marche rappresenta la visione strategica della Regione Marche per lo sviluppo rurale in coerenza con il contenuto del PSP Italia (Piano Strategico Nazionale della Politica Agricola Comune-PAC 2023-2027). Il budget assegnato alla regione Marche è pari 390,8 milioni di euro di spesa pubblica.

Il PSP 2023-27 dell’Italia affida alle Autorità di gestione regionali la responsabilità della gestione degli interventi di sviluppo rurale che sono costruiti come “interventi nazionali con specifiche regionali”, stabilite da ciascuna Regione in base alle peculiarità del proprio contesto.

“Per la determinazione di queste specificità – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini – è stato attivato un percorso condiviso attraverso una serie di eventi di confronto e ascolto diretto delle imprese e delle realtà locali su tutto il territorio marchigiano, di incontri realizzati nell’ambito dell’Osservatorio regionale per le politiche agricole e lo sviluppo rurale e di riunioni del tavolo politico strategico, organismo di confronto tra assessorato all’Agricoltura e organizzazioni di rappresentanza del settore agricolo sulle scelte di programmazione. A conclusione di tale percorso si sono individuate le esigenze prioritarie per la nostra regione, l’elenco degli interventi da attivare, le relative risorse finanziarie da assegnare”.

Il documento prevede l’attivazione di 38 interventi di sviluppo rurale di cui 10 interventi che includono impegni in materia di ambiente e di clima, come il sostegno al biologico, al benessere animale, alla tutela della biodiversità agricola e forestale, destinandovi complessivamente il 35% delle risorse. A questi si aggiunge l’intervento che prevede l’erogazione di indennità alle aziende agricole delle aree montane, cui è dedicato circa l’11% del budget.

Vengono inoltre previsti 12 interventi a sostegno degli investimenti, in particolare per la competitività del settore agricolo, agroalimentare e forestale ma anche investimenti nelle infrastrutture irrigue, per la migliore efficienza nell’uso dell’acqua, ed investimenti per la prevenzione degli incendi, cui è destinato complessivamente oltre il 34% delle risorse. Si finanzia anche l’insediamento in agricoltura di giovani e l’avvio di nuove imprese rurali: a questi 2 interventi è dedicato il 3,5% del budget ma i giovani agricoltori possono anche accedere con condizioni preferenziali ai contributi per gli investimenti.

Altri sette interventi riguardano temi quali il sostegno alle filiere, all’innovazione, alla certificazione e promozione dei prodotti di qualità e all’approccio di sviluppo locale LEADER per un budget complessivo pari al 10,4% del totale.

Al sistema della conoscenza, ossia al supporto alla formazione, alla consulenza, alla diffusione dell’informazione è destinato il 3,5% della dotazione. Infine all’assistenza tecnica del programma si destina il 2% del budget.

“Con il nuovo CSR 2023-27- dice Antonini – speriamo di riuscire a sostenere efficacemente le nostre imprese e tutto il mondo rurale marchigiano, accompagnandolo in un percorso che coniughi produttività e sostenibilità e valorizzando la qualità delle nostre produzioni e il capitale storico-culturale e ambientale del nostro territorio”.

Nel corso della seduta di Giunta sono state apportate anche alcune modifiche ritenute necessarie al PSR Marche 2014-2022. “Questo – ha detto Antonini – per rendere il programma più efficace e più rispondente alle esigenze del contesto regionale”.

La prima riguarda l’incremento dei premi concessi alle aziende agricole per remunerare gli impegni che assumono a favore dell’ambiente, tra cui quello di coltivare con metodo biologico.

“Al contempo – prosegue Antonini – sarà aumentata la dotazione finanziaria per l’agricoltura biologica con un importo pari a 28 milioni di euro, per le zone montane con 18,5 milioni di euro e per il benessere animale con 3 milioni di euro, al fine di garantire il finanziamento di tutte le aziende agricole che faranno richiesta alla Regione”.

Altra importante modifica al PSR riguarda l’investimento per il miglioramento delle infrastrutture irrigue, linea prevista anche dal CSR. Saranno destinate risorse aggiuntive pari a 20 milioni di euro volti alla riduzione dei consumi idrici e ad una maggiore efficienza complessiva nell’utilizzo dell’acqua.


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