ASCOLI PICENO – Mentre procede l’inchiesta condotta dalla procura di Teramo sull’omicidio di Melania Rea, per cui è accusato il marito Salvatore Parolisi, si parla anche della possibilità che l’uomo potesse saltuariamente incontrare, in carcere, la figlia Vittoria, come richiesto dai suoi legali. Un’ ipotesi verso la quale i Pm abruzzesi hanno espresso parere positivo.
Si tratta però di un parere non vincolante, in quanto in merito deciderà comunque il Tribunale dei Minori di Napoli che, secondo l’avvocato difensore della famiglia Rea Mauro Gionni, avrebbe già ricevuto nei giorni a cavallo tra giugno e luglio dalla competente Procura una istanza di revoca della patria potestà a Parolisi, oltre alla richiesta di affidamento presentata dalla famiglia della giovane mamma di Somma Vesuviana.

«Quando, a fine giugno, noi abbiamo chiesto l’affidamento temporaneo e provvisorio della piccola Vittoria – spiega l’avvocato Gionni – in quel procedimento si è inserita anche la Procura del Tribunale dei Minori che, formalmente, ha chiesto di revocare la patria potestà e di nominare un curatore speciale per seguire gli interessi di Vittoria». Dell’affidamento e della revoca della patria potestà si discuterà in una udienza il prossimo 2 dicembre. «Secondo quanto mi risulta – sottolinea l’avvocato Gionni – per la Procura di Teramo, in merito alla richiesta dei legali di Parolisi, nulla osta purché ci sia la decisione del Tribunale dei Minori. La Procura di Teramo non sapeva, però, fino ad oggi e fino alla mia trasmissione di tutti gli atti, che c’era questa richiesta di revoca della patria potesta. A questo punto si dovrebbe valutare se non è il caso di anticipare l’udienza del 2 dicembre».


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