ASCOLI PICENO – “Presentiamo la candidatura di Nichi Vendola un po’ in ritardo, a causa della vicenda giudiziaria che lo ha investito, rispetto alle scelte da amministratore pubblico che hanno portato la magistratura barese ad indagarlo per concorso in abuso di ufficio. Assolto il 31 ottobre scorso perché il fatto non sussiste”: con queste parole il Segretario Provinciale (Sel), Giorgio Mancini, apre ufficialmente il comitato piceno pro Vendola, in vista delle primarie di coalizione di “Italia Bene Comune”, composta dal PD, SEL e PSI, che chiamerà gli elettori a scegliere il candidato premier il prossimo 25 novembre.

“Una coalizione di centrosinistra –  continua -, che ha tra le sue ambizioni quella di allargare gli orizzonti a forze politiche, come ad esempio l’Idv, ai comitati fatti da cittadini, e quindi a tutte le forze in campo che vogliono contrastare la politica scellerata degli ultimi tempi”.

Mancini ritorna sulle vicende giudiziarie del leader di Sel, Vendola, ricordando che “a differenza di vicende simili, che hanno riguardato altri esponenti politici nazionali , verso le quali siamo stati abituati ad assistere ad un allungamento eccessivo dei processi in corso, finalizzato al conseguimento, a beneficio degli indagati, dell’amnistia o prescrizione, Vendola ha scelto la strada del rito abbreviato per un processo che è durato solo tre mesi. Questa decisione è stata presa dal leader di Sel, consapevole del fatto che se fosse stato condannato, si sarebbe dimesso da tutte le cariche pubbliche e di partito, abbandonando le primarie”.

Alla corsa alle primarie del centrosinistra sono impegnati 5 candidati: Nichi Vendola (Sel), Bruno Tabacci (Api), Laura Puppato (Pd), Matteo Renzi (Pd) e Pierluigi Bersani (Pd), “anche se – stigmatizza Mancini – purtroppo i media sono concentrati quotidianamente sul rottamatore Renzi ed il suo antagonista Bersani. All’interno della coalizione ci sono visioni diverse: il Pd appoggia le riforme della Fornero, in particolare sull’articolo 18. Oppure, sulle questioni dei beni comuni, Renzi non nasconde che sia giusto seguire una privatizzazione dei servizi pubblici locali. Vendola vuole rappresentare una degna alternativa non solo ai tecnici, ma anche ad un centrosinistra che negli ultimi anni ha avuto una consistente deriva liberista”.

E’ dalla stessa idea anche il poeta e scrittore Davide Nota, di recente critico con alcune posizioni del Pd ascolano, secondo il quale “Nichi Vendola incarna il rinnovamento dei contenuti della politica italiana, anche in funzione di ciò che riguarda il comparto culturale”. Il focus di Nota sui tagli alla Cultura evidenzia “il cambiamento possibile che Vendola potrebbe regalare ad una nazione che è stata letteralmente amputata di una delle risorse più importanti per il popolo”.

Nazzarena Agostini, sindaco di Appignano del Tronto, appoggia la candidatura a Premier del Governatore della Puglia, definendolo “un uomo del fare al servizio degli italiani”. Ma sul Governo dei tecnici il primo cittadino di Appignano non lesina aspre critiche, definendolo come “il male che si veste da bene. Siamo in piena guerra. Questo è un regolamento di conti a danno dei cittadini, causato anche da alcuni pezzi della sinistra che, in realtà, auspicano un Governo Monti bis. Perché il lavoro sporco deve ancora essere terminato”.


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