ASCOLI PICENO – Chiesto lo stato di emergenza per tutto il Piceno. Di seguito una dettagliata nota dell’amministrazione provinciale che da il punto sulla situazione.

Il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, di concerto con i sindaci del Piceno, ha chiesto alla Regione Marche di intervenire con urgenza presso la Presidenza del Consiglio del Ministri – Dipartimento di Protezione Civile, al fine di ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza per tutto il territorio provinciale, in conseguenza dei gravissimi danni provocati dagli eccezionali eventi meteorologici degli ultimi tre giorni.

Le copiose nevicate nelle zone interne e le forti precipitazioni piovose e raffiche di vento, che hanno flagellato la costa e le prime aree collinari, hanno infatti determinato una situazione di estrema criticità diffusa con pesantissime ripercussioni sull’intera rete viaria colpita in diversi tratti da frane, smottamenti, allagamenti. Si sono anche verificati intensi fenomeni erosivi lungo la costa, con danni alle strutture e agli impianti produttivi agricoli, industriali e turistici della provincia e non pochi disagi alla cittadinanza.

“Questo Ente – scrive il Presidente D’Erasmo nella richiesta inviata al Presidente della Regione e per conoscenza alla Prefettura di Ascoli Piceno – ha immediatamente messo in campo tutte le risorse umane e strumentali disponibili, tuttavia insufficienti a fronteggiare la situazione che, per intensità ed estensione, eccede le capacità e le potenzialità della Provincia. L’ennesima ondata di maltempo – prosegue D’Erasmo nella missiva – ha confermato la vulnerabilità del territorio e la necessità, sempre più impellente, di intervenire sinergicamente nell’adozione di provvedimenti in grado di contenere quanto più possibile, i potenziali danni causati da eventi di tale intensità e portata”.

“Vorrei ringraziare tutti i dipendenti della Provincia – afferma D’Erasmo – che si sono immediatamente mobilitati con grande generosità e professionalità per gestire l’emergenza lavorando anche tutta la notte per riattivare il transito su molte arterie invase dal fango e dall’acqua ed eliminare le situazioni di pericolo. La mia gratitudine va anche ai Comuni che hanno aiutato la Provincia nelle operazioni di ripristino con propri mezzi e personale. La Provincia sta facendo con i propri tecnici un’attenta ricognizione dello stato dei danni, rilevazione che verrà inviata il più presto agli Enti competenti”.

Con le procedure di somma urgenza, avvalendosi anche nei casi più gravi, del supporto di ditte private, la Provincia è intervenuta su tutta la rete viaria di competenza. In particolare sulla S.P. 238 Valdaso, si sta ancora lavorato a lungo sulla rotatoria davanti allo stabilimento Merloni per pulire la struttura dal fango e riattivare la circolazione interrotta da un’enorme frana che ha travolto anche la gabbionate lato monte e il muro di contenimento. Problemi anche sulla Strada provinciale San Gregorio – Fleno per una grossa slavina.

Un altro importante intervento ha riguardato la S.P. 235 Salaria, all’altezza di Poggio di Bretta, per liberare la carreggiata ostruita da una copiosa frana di monte. Uomini e mezzi della Provincia, in collaborazione con il Comune di Folignano, hanno operato a lungo sulla S.P. 240 Vibrata completamente invasa dai rami e poi riaperta al transito. Sulla S.P. 4 Appignano il torrente Chifenti ha eroso il rilevato stradale e, nelle immediate vicinanze, si è aggiunta una frana da monte richiedendo un’azione di ripristino di grande intensità. In via di riapertura anche la S.P. n. 168 Agelli – Pastina interrotta dalla caduta di alberi. Criticità lungo la Mezzina nel tratto dopo la Fornace di Offida, dove una grande frana ha coinvolto l’arteria minacciando anche un’abitazione privata e richiedendo, anche in questo caso, l’urgente attività di uomini e mezzi.

Smottamenti hanno anche interessato la S.P. Rosso Piceno Superiore e la Strada Provinciale Fonte Antico. Inoltre una grande colata di fango da monte ha investito l’intersezione tra la S.P. 46 Monsampolo e la S.P. 54 Monteprandone; mentre una frana di enormi dimensioni si è abbattuta sulla S.P. Valtesino in località San Nicola, interrompendo il collegamento tra Cossignano e Montalto. Si sta, inoltre, ancora lavorando sulla Bore Aso e sulla Cossignano – Carassai – Valdaso in località Carassai. Attualmente, è stata disposta la chiusura al transito della S.P. n. 142 Piana Santi San Michele, al Km. 5+100, in corrispondenza di contrada Sant’Imero a causa dello stato di pericolo derivante da un grave dissesto idrogeologico che interessa l’intera carreggiata e che ha richiesto la chiusura in via cautelativa della strada al fine di garantire la pubblica incolumità. Il traffico veicolare è stato deviato sulle strade provinciali n. 23 Cuprense e la n. 75 San Giuseppe.


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