ASCOLI PICENO – Partirà giovedì 2 giugno alle 16:30 dal Forte Malatesta, il “Festival dell’Appennino” 2011 promosso dalla Provincia di Ascoli.  Le tante iniziative dispiegate sul territorio montano del Piceno saranno illustrate dall’assessore alla Cultura  Andrea Maria Antonini e dagli interventi di Maurizio Serafini di Arte Nomade, di Carlo Alberto Lanciotti della Compagnia dei Folli, di Marcello Nardoni del Cai di Ascoli e dalla guida Alpina Tito Ciarma. Successivamente, Cesare Catà interverrà sul tema “Montagne incantate: uomini e creature fatate attorno alle vette”.

Dieci saranno gli appuntamenti, dai Sibillini alla Laga, e prevedono escursioni percorrendo antichi tracciati, spettacoli e concerti di qualità in luoghi remoti, convegni su temi legati alla storia passata e futura della montagna.

Ogni anno il Festival dell’Appennino presenterà una sezione tematica che caratterizzerà alcuni degli appuntamenti in programma. Quest’anno, in coincidenza con il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia, la sezione sarà dedicata a “Le vie picene dell’insorgenza”: per iniziare, nelle sale interne del Forte Malatesta,  alle 18,30 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Un tempo da riscrivere: il Risorgimento italiano” dove viene posta in evidenza la faccia nascosta, quella “nera” della guerra, con la quale si è raggiunta l’unificazione nell’ambito del Regno sabaudo. Sarà possibile visitare la mostra (composta da 34 pannelli illustrati) fino al 9 giugno.

Alle ore 21 nel prato antistante il fossato del Forte vi sarà il concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Saranno circa cento i musicisti dell’Orchestra di fiati Laboratorio Ensemble e i coristi del coro Teatro Ventidio Basso sotto la direzione di Federico Paci con il seguente programma: G. Verdi Sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi; La Storia di J. De Haan; Sulla Tomba di Garibaldi– marcia op. 160 di Ponchielli; The first Suite di G.Holst; El Camino Real di A. Reed; Inno Pontificio di C. Gounod; Inno del Regno delle due Sicilie di G. Paisiello; Coro degli Schiavi dal Nabucco di G. Verdi; Inno di Mameli di M. Novaro.


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