Si può essere smemorati per colpa o per dolo, o per genetica pensierosità. Gli smemorati (e chi scrive ne è uno) sono anche un po’ simpatici.

Però nei confronti dell’amministrazione comunale di Ascoli, le accuse di “sbadataggine” sono diventare un po’ consistenti, negli ultimi giorni.

Sabato, due casi in un solo giorno: i figli del pittore Aldo Castelli affermano di non essere stati informati del ripristino del quadro ritraente un Benito Mussolini in versione soldato romano con spada e bianco cavallo nell’Aula Magna dell’Itcg Umberto I°. Leggi qui. Ora, non è chiaro se a dover inviare l’invito dovesse essere il preside Arturo Verna o l’amministrazione comunale, tanto che i figli di Castelli non sono riusciti neppure a venirne a capo, una volta appresa la notizia dalla stampa.

Sempre sabato, l’ex presidente della Start Arrigo Silvestri ha lamentato i mancati inviti per l’inaugurazione della nuova autostazione di Ascoli verso chi (come lo stesso Silvestri), ha spesso energie per realizzarla. Leggi qui.

Lo scorso 26 settembre, durante il Consiglio Comunale, il capogruppo consiliare del Pd Stefano Corradetti, in una interrogazione sulla presentazione di un libro dell’ex Ministro Giorgia Meloni, disse: “Nell’invito è stata per l’ennesima volta dimenticata la dizione di “Ascoli medaglia d’oro al valor partigiano”. Leggi qui.

Sempre lo scorso mese di settembre, l’amministrazione ascolana fu assente durante la cerimonia di chiusura dei Campionati Mondiali di Pattinaggio, gestiti per altro magistralmente dalla Città delle Cento Torri. Leggi qui.

Probabilmente sono soltanto difetti di comunicazione. Si spera.

 


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