ASCOLI PICENO – Gli altri vanno in Ferrari, noi siamo ancora a maneggiare con le Topolino. Questa metafora può rendere l’idea di quale sia il nuovo “digital divide“, ovvero il differenziale sulle tecnologie digitali, che separa il Piceno e precisamente le sue aree industriali da quelle di parte dell’Italia. Se poi guardiamo all’estero, non ne parliamo: “Qui abbiamo una velocità di 2 Megabit al secondo, pensate che ad Hong Kong si sta lavorando per passare dai 500 ai 1000 Megabit” afferma Adriano Federici, presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, che quest’oggi ha organizzato un incontro nella sede dell’istituto per presentare un progetto sulla banda larga, realizzarto da Uniontrasporti, società consortile camerale.

“L’obiettivo è quello di avere entro la fine di febbraio un quadro delle aziende che vogliono aderire ad un progetto di banda larga – spiega Federici – e quindi, al massimo entro un anno, potenziare la rete”.

Il programma dei lavori vedrà Confindustria e le associazioni imprenditoriali sondare le imprese collegate per verificare le pre-adesioni, rispetto all’allaccio della banda larga, e questa analisi dovrebbe avvenire entro fine febbraio. Per abbattere i costi aziendali ecco l’intervento dei Comuni, del Bacino Imbrifero del Tronto, della Regione Marche, della Provincia e del Piceno Consind.

Lo studio eseguito dai tecnici di UnionTrasporti Luca Zanetta e Roberto Mastropasqua, presenti insieme all’amministratore delegato Claudio Pasini, ha riguardato le quattro aree industriali della Provincia: quella di Ascoli-Campolungo (circa 1000 imprese), quella di Centobuchi-Porto d’Ascoli (altrettante) quindi quelle da Acquaviva a Montefiore dell’Aso (150) e l’area di Comunanza (150). A sorpresa, la zona meglio servita dalla velocità di internet è quella di Comunanza, totalmente coperta da linea Adsl2+ e con prestazioni tutto sommato discrete (anche se alcune zone, più distanti dalla centrale, hanno una velocità notevolmente inferiore).

Ad Acquaviva invece è presente “un po’ di Adsl” ma manca del tutto l’Adsl2+, e quindi in pochi punti si arriva ad una velocità superiore ai 10 MB/sec.

Sia a Centobuchi-Porto d’Ascoli che a Campolungo ci sono zone servite da Adsl2+ che Adsl semplice, anche se l’intensità della richiesta impedisce ovviamente di raggiungere i risultati attesi: ad esempio la zona dove si viaggia più velocemente è quella del quartiere Agraria, a San Benedetto, dove maggiore è la richiesta di rete, lasciando in difficoltà la zona industriale di Centobuchi. Anche a Campolungo la distribuzione non è affatto omogenea.

“Sappiamo che oramai ci sono aziende che, prima di investire, valutano anche la disponibilità di infrastrutture tecnologiche come la banda larga – spiega Federici – non possiamo quindi accumulare ulteriore ritardo”.

Presenti tutti i “portatori di interesse” provinciali: la Provincia con il presidente Piero Celani, il sindaco di Ascoli Guido Castelli, la Regione con l’assessore al Piceno Antonio Canzian e la dirigente Serenella Carota, il presidente del Bim Luigi Merli, il direttore della Banca d’Italia Maurizio Grassini, il preside della Facoltà di Economia Gianluca Gregori, il consigliere del comune di San Benedetto Pierfrancesco Morganti, il sindaco di Comunanza Domenico Annibali, di Montefiore Achille Castelli, il vicesindaco di Castel di Lama Alessandro Corradetti, il sindaco di Acquaviva Picena Pierpaolo Rosetti e quindi Nadia Beani presidente Comitato Imprenditoria Femminile, Bruno Bucciarelli e Luciano Vizioli di Confindustria Ascoli e Gino Sabatini presidente di Piceno Promozione.

“C’è dispiaciuto notare l’assenza della Fondazione Carisap – aggiunge Federici – Avevamo avvisato di questo incontro un mese e mezzo fa, e soltanto ora siamo venuti a conoscenza che la Presidenza era impegnata. Avremmo potuto spostare la data, o comunque avremmo gradito la presenza di un delegato. Peccato”.


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