Spuntano le foto dell'evento di Acquasanta Terme con un menu inneggiante al fascismo e alla Marcia su Roma. Il Pd insorge, i Giovani Democratici: "L'apologia del fascismo è un reato"
"Blocco Studentesco lo ha fatto dimostrando l’ormai consueta ignoranza per la storia della città e del nostro Paese, alla quale hanno aggiunto l’incapacità di scrivere correttamente perfino la parola “mediterranea”"
Ventitré anni, studente di Farmacia all'Università di Camerino: "L'obiettivo dei prossimi mesi è di rendere protagonista della scena politica ed elettorale una generazione dimenticata dal governo nazionale e dall'amministrazione locale"
"Ascolano di 29 anni, con il suo ingresso in Segreteria Nazionale testimonia la centralità della questione ambientale per il Partito Democratico e la sua comunità" si legge in una nota
Dito puntato contro l'assessore Latini "colpevole", secondo il Pd, di interessarsi a parlare di benessere quantico ed incontri con Matteo Salvini invece di pensare all'assenza di una biblioteca centrale funzionante
Entrambi i gruppi chiedono che il Ministro del Lavoro lasci l'incarico dopo le incaute dichiarazioni sui giovani che emigrano: "Conosco gente che non è bene avere tra i piedi"
Nel corso di un convegno ad Ascoli, la componente giovanile del Pd ha ricordato che "non basta costruire nuovi appartamenti per aumentare i residenti".
Dure le dichiarazioni dell'avvocatessa ascolana che si è ritirata dalla corsa delle primarie: "Il Pd cittadino mi ostacola vilmente". Ricostruzione dell'intera vicenda e accuse a Valentina Bellini e alle "fazioni" del partito
Appuntamento alle ore 17 presso la libreria Rinascita per iniziativa dei Giovani Democratici: "Necessaria una politica che abbia una visione ben definita che deriva da una nuova genesi del Partito Democratico"
Francesco Di Vita: "Tra i dubbi e le ombre della riqualificazione Carbon, torni la Politica ad assumere un ruolo"
Da quasi due anni ripetiamo ad ogni occasione che le volumetrie previste dal progetto Restart sono eccessive e non rispondenti alle reali esigenze di carattere abitativo, economico e sociale di Ascoli.
La presa di coscienza da parte di alcuni illustri componenti della società Restart non può che farci piacere, ma certamente non ci invita a cantare vittoria su quanto fino ad ora denunciato.
Rimane ancora assente, in questo clima di preoccupazione sempre crescente nei confronti del futuro di questa città e del territorio, il contributo della Politica e delle istituzioni locali, fino ad oggi incapaci di registrare una posizione autonoma e sempre appiattiti sulle posizioni iper-edificatorie del progetto.
Proprio adesso che la sostenibilità economica di tutto il quadro pare vacillare, il silenzio politico diviene assordante.
Di fronte a una presa di coscienza del privato così netta, il compito di chi amministra dovrebbe essere quello di venire incontro ai dubbi degli attori economici e sociali, e della stessa cittadinanza che guarda con sempre maggiore interesse al problema della riqualificazione di quei 27 ettari di terreno, cercando di porsi come protagonista di un confronto e di un dibattito tesi a individuare soluzioni concrete.
Soluzioni concrete che devono partire da una considerazione preliminare indispensabile: l’area ex-Carbon, per la sua posizione nell’assetto urbano, la sua storia, e la congiuntura economico-sociale che viviamo deve rientrare all’interno di una programmazione più ampia della città e del territorio, programmazione stimolata da una “visione a lungo periodo” di come Ascoli e la provincia dovranno essere tra cento anni.
Di fronte a tutto ciò, sarebbe ancora più scellerata l’idea di slegare la riqualificazione Carbon al Piano Regolatore Generale, affidandola ad un semplice Pru come se fosse una qualsiasi variante urbanistica e non l’ultima occasione di rilancio per il territorio.
Il Prg, infatti, se depurato da sirene elettorali e clientelari, diventa lo strumento principe per dare una forma nuova e una identità alla città.
Siamo ancora in tempo, bisogna essere rapidi ma senza farci prendere dalla fretta: facciamo riposare Cervellati prima che possa rovinare la propria carriera con ombre (piuttosto pesanti) di rapporti poco chiari e commistioni con chi, da responsabile del Prg, avrebbe dovuto controllare; ripensiamo il Piano Regolatore da capo, aprendo la discussione al contributo di tutti, singoli e associazioni, università e centri culturali; cerchiamo, al di là delle contrapposizioni politiche, di lavorare, finalmente, a una città di tutti e non di pochi; leghiamo i destini urbanistici di Ascoli a nuove prospettive economiche e sociali che ci rendano protagonisti del territorio e non più a rimorchio di decisioni prese da altri.
Se così non dovesse essere, se dovessero vincere ancora una volta le logiche spartitorie sul bene comune, ci renderemo tutti complici della definitiva e irreversibile rovina di Ascoli, condannando i nostri figli e chi verrà dopo di loro a cercarsi un futuro migliore, come già tanti fanno ora, lontano dalla città che amiamo. E a quel punto, non sarà più possibile tornare indietro"
Una passeggiata, organizzata dai Giovani Democratici, per riscoprire le bellezze della città abbandonate al degrado. Tra uno sguardo al Gioli e uno a Piazza Ventidio Basso, rimane ancora sconosciuta la situazione della scuola materna San Domenico.
Quattro chiacchiere con il giovane democratico ascolano tra questione generazionale, uso degli strumenti di azione politica, il sostegno dell’On. Agostini, “Occupy Pd” ed Epifani, per ribattere all’opinione secondo cui le giovanili dei partiti intese come apparato, in questo caso del Pd, sarebbero utili solo a riproporre gli equilibri della partitocrazia.
Giungono indiscrezioni da Roma. L'onorevole si sarebbe confrontato con gli umori provenienti dal suo territorio, riscontrando il malumore dei Giovani Democratici. Zappasodi: "Il Parlamentare che ho votato alle Primarie, l'unico del Piceno, è un signore"
Creata dai Giovani Democratici, all’iniziativa di aggregazione virtuale possono partecipare tutti, proponendo argomenti da discutere o risoluzioni di problemi che ritengono importanti. Tra Quintana e open data, c'è posto anche per la querelle sulla movida
L'assessore regionale accusa chi "si scatena adesso per ribaltare su altri le responsabilità del risultato. Troppo comodo". E accusa i Giovani Democratici surclassati dal voto giovanile al M5S. Rispondono, ciascuno a proprio modo, il sindaco di Offida, Ameli e Pompei
L'esponente dei Giovani Democratici: "Non siamo riusciti a comunicare le nostre proposte progressiste e siamo stati dietro a Berlusconi e la sua Imu. Disposti a collaborare con Monti e M5S per le grandi riforme, poi si ritorni al voto"